[01/08/2006] Aria

Blair e Schwarzenegger: schiaffo a Bush sull´effetto serra

ROMA. Ieri a Los Angeles il premier inglese Tony Blair e il governatore californiano Arnold Schwarzenegger hanno gettato le basi per la realizzazione di un mercato transatlantico delle emissioni di anidride carbonica, responsabili dell’effetto serra e del riscaldamento del pianeta. Un nuovo schiaffo quindi da parte del governatore repubblicano al presidente degli stati uniti Gorge W. Bush, che continua ancora oggi a boicottare il protocollo di Kyoto che invece era stato firmato dal suo predecessore Bill Clinton.

Un commento su questa apertura californiana al modello europeo regolato da limiti quantitativi, mercato degli scarichi e meccanismi di incentivazione per le aziende che adottano tecnologie pulite, lo abbiamo chiesto a Massimo Serafini, responsabile nazionale energia per Legambiente.

«Intanto bisogna premettere che la soluzione del problema dell’effetto serra non può essere affidato solo ed esclusivamente, come invece si sta facendo, a un mercato delle emissioni». Per Serafini è invece necessario «investire su misure strutturali sui trasporti, sulla generazione elettrica, ma soprattutto su l’uscita dall’utilizzo del petrolio e dei combustibili fossili. Detto questo è ovvio che vada letto in modo positivo il fatto che lo stato della California si dissoci dalla politica energetica e ambientale di Bush».

Secondo Massimo Serafini quindi l’accordo siglato dal governatore Arnold Schwarzenegger «va nella direzione giusta della riduzione delle emissioni in sintonia con gli inglesi e io spero anche con l’insieme della comunità europea. Il tutto consente di isolare l’arroganza dell’attuale amministrazione americana e far crescere un movimento di cittadini e di stati contro la politica di Bush. Questo è un passaggio indispensabile non solo per applicare Kyoto, ma anche per andare oltre il protocollo, come del resto la comunità scientifica ci suggerisce da tempo».

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