[28/07/2006] Rifiuti

Firenze, tutto come previsto al Consiglio provinciale

FIRENZE. La variante al Piano dei rifiuti della provincia di Firenze è passata a maggioranza, con 22 favorevoli e 12 contrari. Si sono espressi contro, come previsto, Verdi, Rifondazione Comunista e i gruppi della Cdl, favorevole il centrosinistra. Al voto hanno assistito anche una ventina di rappresentati dei comitati contro l’inceneritore che hanno accompagnato l’approvazione con fischi, slogan e uno striscione. Al momento del voto anche i consiglieri Prc hanno mostrato alcune cartelloni con scritto «non bruciamo il nostro futuro». Critiche ai Verdi sono giunte dal presidente del Consiglio provinciale Matteo Renzi (nella foto) secondo cui «si sono presi la responsabilità di rompere con la maggioranza». Rivolto al Prc Renzi ha poi aggiunto che «oggi registriamo enormi difficoltà rispetto al cammino nazionale». Quanto al piano il presidente della Provincia ha poi ricordato come «abbiamo portato avanti un impegno preso con le istituzioni e i cittadini, certi di non aver chiuso le porte al dialogo con i cittadini e di aver fatto il nostro dovere».

Pronta la risposta del capogruppo dei Verdi in Provincia Luca Ragazzo: «La rottura di oggi non vuol dire la rottura di tutta l’ alleanza, crediamo che stimolare il dibattito dall’ interno della maggioranza stessa sia utile e positivo. Al tempo stesso rivendichiamo il diritto di stare in maggioranza e anche di avere un esponente in giunta». A Renzi ha anche risposto il capogruppo di Rifondazione Sandro Targetti: «Con il piano di oggi abbiamo perso ancora una volta la possibilità di cambiare la gestione dei rifiuti rispetto al nuovo che avanza e rispetto alla richiesta di tante persone che chiedono di essere ascoltate».

Nel dibattito sul piano dei rifiuti sono intervenuti anche i consiglieri di An secondo i quali «il governo della Provincia si trova diviso. Non c’è, nella decisione presa oggi, una reale maggioranza, considerato che due delle forze di governo, Prc e Verdi, hanno ostacolato in ogni modo la realizzazione di questo piano ed infine hanno votato no alla modifica dello stesso». Gli stessi rappresentanti di An hanno ricordato che «non è stata accettata la pregiudiziale posta da An e Cdl di discutere e votare la variante del piano provinciale sui rifiuti dopo le decisioni del tavolo tecnico regionale che decreteranno l’ effettivo dimensionamento dell’ impianto di termovalorizzazione». Per Riccardo Gori, capogruppo Ds, «la filosofia del Piano ha tre capisaldi: uno è quello di dare delle risposte al problema dello smaltimento dei rifiuti. Un altro caposaldo è quello di attivare tutte le azioni possibili perchè in questa società vi sia una inversione di tendenza culturale e nelle pratiche per quanto riguarda la produzione dei rifiuti e lo spreco delle risorse. Il terzo è che il cammino intrapreso è aperto alla discussione, alla partecipazione e al confronto».

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