[28/07/2006] Consumo

Greenpeace «marchia» un campo Ogm

ROMA. Azione anti Ogm di Greenpeace. Ieri alcuni attivisti dell’associazione sono entrati in un campo di mais Ogm a Grezet Cavagnan, nella Francia meridionale, e l’hanno «marchiato» con un enorme cerchio e una X al centro, per identificare questo campo come zona di contaminazione. L’azione è avvenuta in risposta alla sentenza emessa da un tribunale francese, con la quale è stato ordinato a Greenpeace Francia di eliminare dal proprio sito web la mappa con la dislocazione dei campi di mais transgenico coltivati in Francia.

Il campo che gli attivisti hanno marchiato è uno dei due appezzamenti di mais Ogm evidenziati dalle pagine web censurate. «Dal momento che ci viene proibito di pubblicare la mappa sul nostro sito, siamo andati nei campi a marcarli direttamente – ha dichiarato Arnaud Apoteker, di Greenpeace Francia – e continueremo a informare il pubblico sulla dislocazione del mais transgenico fino a quando il governo francese non sarà in grado di ottemperare alle proprie responsabilità pubblicando un registro ufficiale dei campi Ogm accessibile a tutti i cittadini».

La Direttiva europea 2001/18, che norma gli organismi transgenici, stabilisce che i Paesi membri sono obbligati a redigere un registro pubblico al fine di informare i cittadini sul posizionamento dei campi transgenici. Il governo francese non ha ancora recepito la direttiva con una legge nazionale, privando i propri cittadini di un’informazione vitale per proteggersi contro il rischio di contaminazione genetica di alimenti biologici e convenzionali. «Pubblicando la posizione dei campi di mais Ogm, Greenpeace sta difendendo il diritto di dire no ai rischi per ambiente e salute legati agli organismi transgenici – dice invece Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace Italia – è assurdo che il sistema francese impedisca a Greenpeace di fornire informazioni che per la normativa europea dovevano essere pubbliche già da anni».

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