[28/07/2006] Comunicati

Manciulli: «Ambiente e sviluppo, i Ds sono in campo. Ecco come»

LIVORNO. L’ambiente, la sostenibilità, l’Unione, la Toscana. Il confronto su questi temi, avviato da greenreport, inizia con una intervista ad Andrea Manciulli (nella foto), coordinatore della segreteria toscana dei Ds. 37 anni, piombinese di nascita, consigliere regionale dal 2000, Manciulli è ormai pronto a salire alla guida del maggior partito della regione, con la prossima assemblea congressuale già fissata per il 13 e 14 ottobre prossimi.

Manciulli, in Toscana l’Unione non c’è. Secondo lei questo non rappresenta un freno alle politiche della sostenibilità, e quindi, dello sviluppo?
«Innanzitutto è giusto dire che noi stiamo cercando di lavorare affinché l’Unione sia presto anche in Toscana. C’è un confronto in atto che speriamo possa portare risultati in tempi brevi. Ma ciò che vorrei sottolineare è che le posizioni con le quali governa il centrosinistra toscano, proprio in tema di sviluppo sostenibile e di attenzione all’ambiente, sono posizioni particolarmente avanzate. Anzi, credo che da questo punto di vista la Toscana possa rappresentare un vero e proprio modello. Nell’immaginario collettivo, la qualità dello sviluppo e dell’ambiente toscano penso che abbia pochi uguali».

Resta il fatto, però, che i punti di disaccordo fra le forze dell’Unione sono proprio quelli che riguardano le tematiche ambientali.
«Non ne sarei così sicuro. Io credo che la sintesi programmatica di Toscana democratica proprio su questi temi sia estremamente positiva. Ed è chiaro che i programmi sono centrali, rispetto a qualsiasi discussione. L’importante è lo spirito con cui ci si approccia a qualsiasi confronto. Noi siamo per prendere decisioni e dare risposte ai cittadini. Ciò che, invece, ritengo sbagliato è cercare visibilità facendo forza su posizioni irremovibili».

Non le pare che il confronto all’interno dell’Unione avvenga, sostanzialmente, nelle assemblee elettive e fra gli amministratori? Insomma: non è che si senta un po’ la mancanza delle forze politiche e del loro ruolo autonomo di elaborazione rispetto alle istituzioni?
«Io parlo per la forza politica che rappresento e posso dire che i Democratici di sinistra in Toscana sono fortemente presenti sulle questioni di cui stiamo parlando. C ‘è, questo sì, una forte sintonia con le scelte compiute dai nostri amministratori, che è cosa differente dall’assenza dei partiti. Penso alla provincia da cui provengo: le opzioni di governo in luoghi strategici come Livorno e Piombino hanno visto il partito impegnato nello stare a fianco dei sindaci per affrontare le difficili situazioni che si sono presentate, e davanti alle quali sono state individuate soluzioni importanti».

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