[27/07/2006] Rifiuti

Posizioni articolate fra gli ambientalisti sulla termovalorizazione nell’area metropolitana fiorentina

FIRENZE. Dopo la presa di posizione nazionale in favore degli inceneritori, gli Amici della terra della Toscana si dichiarano d’accordo con il Piano provinciale dei rifiuti di Firenze e quindi anche per la costruzione di un inceneritore a Case Passerini. Dall’altra parte il Wwf si schiera con i comitati e contro tutti i termovalorizzatori sempre e comunque.
Legambiente da tempo ha proposto un unico inceneritore ed un gestore unico per l’area Firenze- Prato-Pistoia. Siamo davanti a posizioni molto variegate del mondo ambientalista (ed a volte all’interno delle stesse associazioni). Intanto si va velocemente verso l’approvazione del piano provinciale dei rifiuti di Firenze, in discussione in Consiglio oggi e domani, e, nei prossimi giorni, delle decisioni della Regione sull’intera questione dell’area metropolitana. Chiediamo a Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana, se quella della Provincia di Firenze è una scelta coerente con le proposte fatte dalla sua associazione.
«Non mi sembra esattamente quel che volevamo – dice Baronti – e mi pare anche strano. Il tavolo regionale su questi temi si dovrebbe concludere entro qualche giorno, non si capisce perché si sia deciso di andare prima all´approvazione del piano provinciale. Forse per influenzare le scelte di quel tavolo?».

Dunque non siete convinti nemmeno voi?
«Noi non siamo contrari per principio agli inceneritori e non seguiamo i comitati in tutte le loro battaglie, ma abbiamo sempre espresso dubbi e perplessità su Case Passerini. Abbiamo detto che la Vis non ha tenuto conto di molte altre cose che, con la realizzazione dell’inceneritore, aggraverebbero una situazione ambientale già pesante: la terza corsia autostradale, le grandi previsioni urbanistiche tra Campi e Sesto Fiorentino, con relativo aumento di viabilità, il grande centro commerciale che dovrebbe nascere all’Osmannoro. Tutte cose che produrrebbero traffico ed inquinamento»

Cosa è questa Vis?
«E´ la valutazione della realizzazione dell’impianto dal punto di vista dell´impatto sanitario che produrrà. E se si legge attentamente la Vis di Case Passerini non è che dice che li l´impianto si può fare, ma che ci sono grossi problemi che vanno affrontati prima di poterlo realizzare, ad iniziare dal traffico».

Quindi cosa proponete?
«Noi proponiamo un impianto di area vasta, invece il piano mi sembra che ne preveda due invece dei tre proposti inizialmente. Poi si potenzia Montale e rimangono aperti Testi e Selvapiana, dove addirittura era prevista la triplicazione, ma che sembra non sia più all´ordine del giorno dopo le proteste dei sindaci».

Quindi il piano che va al voto della provincia non vi convince?
«Non siamo soddisfatti. Più che un piano mi sembra una modifica: è un piano provinciale a spizzichi e bocconi: Case Passerini, raddoppio della discarica di Firenzuola, più Selvapiana. Non si affrontano gli altri problemi della Val di Sieve e del Chianti».

E secondo lei la Regione cosa farà, dopo questa decisione?
«Prenderà atto di quanto prevede la provincia, ridurranno gli impianti nella piana Firenze-Prato-Pistoia e probabilmente non faranno l’impianto di Prato. Vedremo che decisioni ci saranno su Testi e Selvapiana».

Dunque fate anche voi un bilancio non soddisfacente?
«Alcune cose le abbiamo ottenute, ad esempio da quanto sta venendo fuori dal tavolo regionale sembra che per i tre Ato ci sarà un gestore unico tra Quadrifoglio, Asm Prato e Publiambiente, una proposta che noi avevamo avanzato perché la riteniamo necessaria a dare un respiro di mercato più ampio e garantire il recupero ed il riciclo».

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