[18/07/2006] Rifiuti

Tia a Livorno, il consiglio comunale approva un ordine del giorno dei Ds

LIVORNO. Alla fine il Consiglio comunale di Livorno ha detto sì a denti stretti all´ordine del giorno presentato dal consigliere Ds Stefano Becagli ma firmato anche dai capigruppo di Margherita, Pdci e Italia dei valori. 15 sì (tutti della maggioranza di centrosinistra) e 11 no (giunti dai banchi delle opposizioni, sia di destra che di Rifondazione, verdi e della lista civica Città diversa) incassati da un documento andato al voto a notte fonda, nel quale si sollecitano altre istituzioni (la Provincia per l´attuazione del Piano provinciale dei rifiuti e la Regione perché dia «risposte sulla terza linea» dell´inceneritore del Picchianti) e si punta tutto, o quasi, sul carattere di «sperimentalità» della Tariffa d´igiene ambientale introdotta a Livorno.

Nel documento si ripercorre la genesi della Tia e si ribadisce la centralità del decreto Ronchi (pur essendo questo superato dal codice ambientale Matteoli) e si cerca di introdurre il tema degli strumenti di perequazione da apportare per mitigare l´impatto della tariffa sulle famiglie. Strumenti che l´ordine del giorno «attende dal nuovo parlamento e dal nuovo governo» e che sembra individuare in un diverso governo dell´applicazione dell´Iva (il 10%) che rappresenta una cifra totalmente caricata sulle spalle delle famiglie mentre le utenze non domestiche sono in grado di scaricarla. L´ordine del giorno rileva, infine, la necessità di «strumenti di verifica dell´effettiva attuazione del Contratto di servizio stipulato» fra Comune e Aamps, per «dare ai cittadini la certezza del servizio svolto e della sua qualità».

Nella foto: il capogruppo dei Ds Vittorio Vittori

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