[17/07/2006] Aria

Piano di assegnazione delle quote: un taglio di 37 milioni di tonnellate di CO2

ROMA. Il ministero dell’ambiente, in attuazione della direttiva 2003/87/CE, ha avviato la consultazione sullo schema di piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012. «Lo schema di Piano nazionale di assegnazione 2008-2012 – si legge in un comunicato del ministero - è stato elaborato sulla base della metodologia indicata dalla Commissione europea con la comunicazione Com (2005) 703 final. Le quote attribuite ai settori e ai singoli impianti sono indicative ai fini della consultazione.

A conclusione della procedura di consultazione e sulla base del confronto tecnico in corso, il governo si riserva di verificare se l’assegnazione delle quote previste dallo schema di piano sia coerente con la prevista revisione del “piano nazionale per la riduzione delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra”, approvato dal Cipe il 19 dicembre 2002, come elemento nell’ambito di una strategia multisettoriale finalizzata a massimizzare i benefici indotti sull’economia nazionale in termini di tutela dell’ambiente e minimizzare i costi complessivi di adempimento agli obblighi del Protocollo di Kyoto;

sia compatibile con l’obiettivo di contenere l’impatto sulla competitività del sistema economico, oltre che energetico, massimizzando i benefici sull’economia nazionale e valorizzando appieno i meccanismi di flessibilità, secondo le indicazioni previste dal Documento di programmazione economica e finanziaria 2007-2011;

consenta di completare il processo di liberalizzazione del sistema elettrico nazionale, senza alterare le condizioni di accesso per i nuovi entranti, valorizzando le migliori tecnologie» Il Piano, messo dai ministeri dell´ambiente e dello sviluppo economico, prevede le indicazioni della quantità di anidride carbonica che ciascuna delle 1.200 imprese italiane tenute all´applicazione della Direttiva potrà emettere per ciascun anno nel quinquennio, e prevede un una riduzione di 37 milioni di tonnellate dei permessi per i settori a maggiore emissioni inquinanti, molto di più rispetto alle previsioni del precedente governo.

Ridotti anche i permessi ai settori produzione di energia elettrica e raffinazione petrolifera.
Le emissioni di gas ad effetto serra sono ormai arrivate a 519,79 Mt. CO2 equivalenti, con un aumento del 12% rispetto ai al 1990, mentre per il protocollo di Kyoto l’Italia non dovrebbe aver superato 486,01MtCO2eq/anno.

Con lo schema di piano il governo si impegnas a raggiungere l’80% dell’obiettivo di riduzione, 77, 86 MtCO2, con riduzioni interne delle emissioni. «Il mancato rispetto dei parametri del protocollo – spiegano i tecnici del ministero dell’ambiente - comporterebbe multe pari a 100 euro a tonnellata di anidride carbonica emessa oltre il limite previsto nel quinquennio 2008-2012. Attualmente il prezzo medio di acquisto di una tonnellata di CO2 (quota) sul mercato ammonta a 22 euro».

L’avvio della consultazione è notificato sulla Gazzetta ufficiale, le osservazioni potranno essere presentate entro le ore 12 del 15° giorno successivo quello di pubblicazione dell’annuncio in Gazzetta.

Le osservazioni allo schema di piano (consultabile nella sezione documenti, devono essere inviate a RAS.consultazioni@minambiente.it, utilizzando il formato appositamente predisposto, scaricabile sul sito www.minambiente.it, specificando in oggetto “Consultazione pubblica PNA(2008-2012)”.

La stesura finale del piano prenderà in considerazione le osservazioni compatibili con la Direttiva 2003/87/CE, in particolare quelli elencati nell’allegato III, e con i principi fissati dal D.lgs. 4 aprile 2006, n.
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