[11/07/2006] Urbanistica

Venerdì un confronto pubblico sul piano strutturale della Val di Cornia

PIOMBINO. Si torna a parlare di piano strutturale della Val di Cornia. Stasera alle 21 al Rivellino incontro con il presidente del circondario Gianni Anselmi, i consulenti scientifici esterni e i componenti dell’Ufficio urbanistica comprensoriale. E´ il secondo appuntamento di discussione, che fa seguito all’incontro avvenuto all’hotel Phalesia un paio di settimane fa.

Ancora il Piano stutturale della Val di Cornia sarà al centro del convegno promosso da Legambiente in programma venerdì 14 luglio dalle 15 alle 19 all’hotel centrale di Piombino. Il piano strutturale sarà presentato da Vezio De Lucia, urbanista e coordinatore del piano stesso. Seguiranno gli interventi di Massimo Zucconi, (presidente della Parchi Val di Cornia Spa) che parlerà del Sistema delle aree protette; Daniele Mazzanti, (Azienda agrituristica “La cerreta”) su Aspetti turistici del piano alla luce di una esperienza; Rossano Pazzagli, (direttore dell’istituto di ricerca “Leonardo” di Pisa su Agricoltura, sviluppo e innovazione; Gianni Anselmi, (sindaco di Piombino)su Le idee forza dell’amministrazione comunale.

Dopo gli interventi dei relatori seguirà il dibattito vero e proprio che sarà concluso da una riflessione del direttore di legambiente Toscana Fausto Ferruzza.

L’importanza di un appuntamento del genere ce la spiega il presidente del circolo del Cigno Verde di Piombino, che introdurrà anche i lavori di venerdì: «L’iniziativa si inserisce nella discussione in atto sul piano strutturale – spiega Adriano Bruschi – una discussione iniziata forse un po’ troppo tardi, quando siamo ormai già in fase avanzata. C’è comunque da parte nostra la necessità di spiegare meglio la posizione di Legambiente sia per quanto riguarda gli apprezzamenti sia per le critiche al piano stesso».

Tra gli elementi positivi riscontrati da Legambiente ci sono «la filosofia e le impostazioni generali del piano», mentre il problema fondamentale è ravvisato «nell’indeterminatezza di troppe parti, che lasciano ampi spazi per fare tutto e il contrario di tutto, con il rischio di non riuscire a fornire un quadro organico di programmazione territoriale».

Adriano Bruschi ricorda infine che l’obiettivo finale dell’iniziativa di venerdi è quello «di fornire una chiave di lettura del piano, e di aprire una discussione pubblica proprio a partire dal dibattito che seguirà i brevi interventi dei relatori».

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