[10/07/2006] Rifiuti

E sulla gestione dei rifiuti la Toscana vince il confronto con la Liguria

FIRENZE. E’ stato l’esempio ligure quello messo a confronto con il nostro al seminario “Gestione dei rifiuti: proposte a confronto” organizzato dal Partito di Rifondazione Comunista. «La Liguria non brilla, è in ritardo e sul fronte dei rifiuti, rappresenta il sud del nord, anzi alcune realtà del sud Italia vanno meglio di noi- introduce Franco Zunino assessore all’ambiente della Regione Liguria in carica da un anno - questo ritardo è ovviamente negativo ma può essere una risorsa se riusciamo a correggere errore che altri hanno già commesso. Ogni piano provinciale per esempio prevedeva la presenza di un termovalorizzatore. A Savona (dove io sono segretario provinciale di PRC), il Piano è stato rivisto ed è stato oggetto di discussione politica per l’allargamento della maggioranza. Il nuovo Piano prevede ora un’analisi economico-ambientale, si è passati al porta a porta per la raccolta differenziata che alla lunga si è dimostrata più economica ed ha creato nuovi posti di lavoro; abbiamo tutti insieme detto no al termovalorizzatore ricercando soluzioni più adatte alla nostra realtà. Il nuovo Piano, tra l’altro, costa 10 milioni di euro meno rispetto al precedente».

«In Liguria - prosegue Zunino - il nodo da sciogliere è quello genovese, dove il Piano provinciale prevede l’ubicazione di un termovalorizzatore nella zona della discarica, area poco raggiungibile e distante dalla città, tanto che è impossibile utilizzare il calore prodotto e chiudere il ciclo. Il modello previsto per l’impianto è quello di Brescia dove ricordo è diminuita la raccolta differenziata e aumentata la produzione procapite dei rifiuti».

«Purtroppo - continua Zunino - la normativa nazionale sembra spingere verso l’incenerimento: il DLgs 36/2003 parla dei rifiuti che hanno un Pci (potere calorifico inferiore) maggiore di 13.000 KJ/Kg che non possono essere conferiti in discarica dal prossimo anno, quindi non è percorribile l’inertizzazione».

Riduzione, riutilizzo, incremento della raccolta differenziata in particolare per l’organico, incentivi e leva fiscale, questa la strategia riportata dall’assessore Zunino che aggiunge «abbiamo avuto molta resistenza da parte delle aziende dei rifiuti, che sono tra l’altro pubbliche, che vedono una diminuzione dei guadagni dato che sono pagate a chilo. Per quanto attiene l’opzione zero - conclude Zunino - è un obiettivo non immediato che si sta attuando gradualmente in alcune parti degli Stati Uniti, ma loro partono da situazioni più avanzate della nostra. Può essere un obiettivo di tendenza in cui si mette in discussione la società che abbiamo costruito. Dato però - conclude Zunino - che noi siamo in una fase di transizione non possiamo inserire degli elementi troppo rigidi nel sistema come lo sono i termovalorizzatori che hanno costi di ammortamento lunghi e necessità di conferimento costante».

Giampietro Filippi assessore all’ambiente della Provincia di Savona, tecnico prestato da poco alla politica, illustra la situazione dell’area savonese: «nella provincia ci sono 380.000 abitanti, per una produzione di 190 mila Tonnellate/anno di rifiuti, circa 600 Kg/abitante in media, per una raccolta differenziata al 15%. Come si vede non proprio una situazione virtuosa».

«Per il nuovo Piano che è stato adottato non abbiamo inventato nulla di nuovo, abbiamo studiato il territorio che è orograficamente complesso e analizzato i flussi. Lavoriamo per una riduzione dei rifiuti e per una raccolta differenziata porta a porta diversificata che porterà anche ad un aumento dell’occupazione. Per l’indifferenziato produciamo purtroppo Cdr, purtroppo perché io sono per l’inertizzazione e per il conferimento in discarica. Se poi proprio vogliamo bruciare visto che nella provincia produciamo energia dal carbone con i problemi ambientali che ne derivano, bruciamo in sostituzione e non in aggiunta sfruttando l’energia che può venire dai rifiuti. Per quanto attiene l’opzione rifiuti zero - conclude Filippi- mi sembra un’ipotesi filosofica dato i principi base della termodinamica. Io direi meglio: rifiuti meno possibile».

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