[07/07/2006] Rifiuti

Bosi scrive al prefetto: «Esa dissesta il bilancio del comune di Rio Marina»

RIO MARINA (Livorno) – L’onorevole Francesco Bosi, sindaco di Rio Marina ed ex sottosegretario del governo Berlusconi, ha scritto al presidente dell´Elbana servizi ambientali e al sindaco di Portoferraio, comune maggiore azionista di Esa con il 97% del capitale versato, denunciando la «ormai invalsa abitudine di Esa di inoltrare, successivamente all’approvazione del bilancio comunale di previsione (per quanto riguarda Rio Marina, il mese di febbraio), fatture di notevole importo, presentate sotto la voce ´conguaglio´ o ´adeguamento tariffario´».

Per Bosi si tratterebbe di «un´abitudine che mette in discussione la stessa stabilità finanziaria del comune, confliggendo in maniera grave ed evidente con ogni regola di programmazione alla quale gli enti locali debbono invece attenersi; non fosse altro che per il dovuto recupero tributario, in assenza del quale questi oneri imprevisti ed aggiuntivi pretesi da Esa ricadrebbero pesantemente sulla parte ordinaria del bilancio, sconvolgendone l’equilibrio e provocando, fra le altre perniciose conseguenze, un disavanzo al quale non si può far fronte senza tagliare altri servizi essenziali».

Una condotta che secondo il deputato Udc non è conforme al contratto di servizio, che «non contempla la fattispecie del conguaglio a posteriori, e anzi subordina la revisione dei prezzi per gli esercizi successivi a una contrattazione tra le parti, e agli automatismi ai quali invece si ricorre con semplice emissione di fatture. Questa pratica – denuncia Bosi - sembra dettata da una mentalità imprenditoriale tipica del monopolista, che non usa farsi carico dei problemi dell’utente, pubblico o privato che sia, per imporre la propria logica. Credo non sarà difficile comprendere la gravità di quanto sta verificandosi per un ente che oltretutto è impossibilitato a valutare efficienza ed economicità gestionale di questa azienda, non esprimendo consiglieri di amministrazione, revisori dei conti e non partecipando alla scelta dei dirigenti e degli amministratori».

Sembra di assistere ad un altro capitolo dello scontro tra Bosi e il presidente di Esa Giovanni Frangioni che qualche settimana fa si accese, dopo un articolo di greenreport, sulla raccolta differenziata che vede il comune dell’Elba mineraria in fondo alla classifica toscana.

Ma stavolta il sindaco di Rio Marina si rivolge al prefetto di Livorno, per sottoporgli la situazione dei rifiuti «che sotto vari profili si presenta assai preoccupante per la tenuta degli assetti finanziari delle amministrazioni e in definitiva per la stessa popolazione dell’isola».

E l’esponente della Cdl accusa Esa «di scaricare sull’utenza, a piè di lista, costi aziendali sui quali non risultano possibili i necessari accertamenti inerenti la congruità», ma anche «gli importanti finanziamenti nazionali che tuttavia non arrivano ad essere fruibili per ritardi che sembra siano attribuibili alla Provincia. La risultante della mancata soluzione di questi problemi – chiude Bosi - è il costo sempre più insopportabile per gli utenti, con tariffe altissime e servizi scadenti».

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