[20/01/2006] Urbanistica

Legambiente: «Speriamo che la sentenza del Tar serva da lezione anche ad altri»

PORTOFERRAIO (Livorno) - Non si fa attendere la risposta di Legambiente al sindaco Bosi: «Leggiamo su www.greenreport.it le dichiarazioni minimizzatici del Senatore Bosi sulla sentenza del Tar Toscano – scrivono gli ambientalisti - che annulla la delibera di adozione del piano strutturale del Comune di Rio Marina. Il sindaco Bosi dice che non è successo nulla, allora non si capisce perché il Comune di Rio Marina ha speso soldi pubblici ed assunto un avvocato di grido per cercare di non far nemmeno discutere quel ricorso che oggi si giudica ininfluente».

Secondo Legambiente quindi quello di Bosi è un tentativo «di ignorare la sentenza del Tar e minimizzarne gli effetti, e che per non ammettere il pasticcio commesso si appresti a farne uno ancora più grosso. Infatti la sentenza annulla un atto essenziale per il procedimento di approvazione del Piano strutturale: quello iniziale, cioè l’adozione. Se l’atto iniziale non è conforme come fanno ad esserlo quelli successivi?».

Ma Legambiente solleva un’altra questione: «Noi apprezziamo l’impegno dell’assessore regionale all’Urbanistica Conti per il cosiddetto Piano strutturale unico dell’Elba – dice Gian Lorenzo Anselmi, presidente di circolo Arcipelago Toscano - ma l’attesa di questo strumento, di cui nessuno conosce iter e progressi, sta diventando una foglia di fico per nascondere iniziative anomale, varianti e variatine».

Il Cigno Verde richiama Regione e Provincia ad una maggiore attenzione: «All’Elba, secondo le normative della Regione Toscana, ci sono tre Piani strutturali scaduti (Capoliveri, Campo nell’Elba e Porto Azzurro), in questi Comuni dovrebbero essere scattate da tempo le salvaguardie: non si potrebbe realizzare nessuna nuova costruzione, dovrebbe essere possibile fare solo ristrutturazioni edilizie, non risulta sia così».

Secondo gli ambientalisti richiederebbero più attenzione anche i Piani Strutturali di Marciana Marina e Marciana che sarebbero stati 0171approvati in maniera definitiva – e pubblicati addirittura sul Bollettino della Regione – senza aver acquisito le prescrizioni obbligatorie del Parco Nazionale. Sulla base di quei Piani mai approvati davvero definitivamente, il Comune di Marciana Marina (nella foto uno scorcio del paese)ha redatto un confuso Regolamento Urbanistico che non tiene nemmeno conto della necessità della Valutazione di Incidenza per la presenza di una Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea; il Comune di Marciana ha adottato recentemente una singolare variante al precedente Piano di Fabbricazione, però conforme al nuovo Piano Strutturale, anche qui ignorando la presenza della ZPS di Monte Capanne ed il richiamo alla obbligatorietà della Valutazione di Incidenza fatto dagli uffici della Regione Toscana e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio». Conclude Anselmi:
«Speriamo che la sentenza del TAR su Rio Marina serva da lezione anche ad altri».


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