[07/07/2006] Acqua

Gasperini: «Pubblicizzazione acqua, difficile l´inversione per la Toscana»

FIRENZE. Il Consiglio dei ministri dichiara che emanerà un disegno di legge per garantire la proprietà e gestione pubblica dell’acqua, inoltre è stata prorogata di un anno la scadenza prevista al 31/12/2006 per gli affidamenti e il passaggio alle gare.
Abbiamo chiesto a Federico Gasperini, responsabile acque di Legambiente Toscana, quale sia la portata di questo provvedimento.

«Il governo - risponde – ha mantenuto fede al programma della sua maggioranza. L’Unione ha mantenuto gli impegni presi con tutto il movimento dell’acqua che adesso ha un interlocutore affidabile».

Cambierà qualcosa in Toscana?
«Nella nostra regione siamo in attesa che venga presentata la legge sui servizi pubblici. A quel punto valuteremo se l’aria nuova che si respira a livello nazionale avrà avuto influenze anche in Toscana. La sensazione è che qui purtroppo la macchina sia in corsa in una direzione e non si pensi almeno per ora ad invertirla. Del resto l’assessore Agostino Fragai qualche tempo fa aveva dichiarato che il decisore politico si assume l’onere delle scelte ed il futuro ci dirà se erano corrette oppure se saranno necessarie modifiche. Rispettiamo la chiarezza politica di Fragai ma pensiamo che sia questo il momento per avviare un percorso di cambiamento rispetto a decisioni prese qualche anno fa».

Quindi ci pare di capire che non cambierà nulla in Toscana?
«Aspettiamo. In autunno capiremo meglio se quello che è definito il modello toscano andrà in contraddizione o meno con quanto riportato nel decreto legislativo del governo. Intanto la proroga di un anno nell’obbligo di gara potrebbe aprire uno scenario diverso nell’Ato 1 (Massa-Lucca) dove si potrebbe mantenere un modello di gestione tutto pubblico anche con l’entrata di Lucca che per ora è rimasta fuori da Gaia SpA, il soggetto gestore in quell’ambito».

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