[06/07/2006] Consumo

Dal florovivaismo il 20% della produzione agricola toscana

FIRENZE. «Il nuovo Piano di sviluppo rurale darà maggiori opportunità rispetto al passato al settore florovivaistico, sostenendo lo sforzo delle imprese che investono in qualità e innovazione». Lo ha detto l’assessore regionale Susanna Cenni, intervenendo nell’incontro sul futuro del settore svoltosi a Pistoia. «Il Piano 2007-2013 – ha spiegato – ha superato la lunga ma preziosa fase della concertazione con le parti sociali e ora si appresta a passare l’esame conclusivo del Consiglio regionale tenendo ferma la sua impostazione di fondo: sostenere il primato dell’agricoltura toscana ribadendo la scelta strategica della qualità, ma mettendo in primissimo piano anche lo sforzo per l’innovazione, la ricerca e la diversificazione delle colture. In questo scenario è fondamentale il ruolo del settore florovivaistico, che in alcune aree è un segmento fondamentale della produzione agricola».

L’assessore ha illustrato i dati più recenti sulla consistenza e le caratteristiche del comparto, ricavati dall’indagine realizzata dal sistema statistico della Regione: «La fotografia ci mostra chiaramente la forza produttiva del florovivaismo: basti pensare che pur rappresentando una quota parte non elevata delle aziende agricole toscane (il 3,4%) e utilizzando appena lo 0,9 % della superficie agricola, contribuisce addirittura per il 20% alla produzione agricola regionale» .

Il censimento della Regione ha toccato 3.627 aziende florovivaistiche: tra queste 2480 praticano solo attività vivaistica, 870 quella floricola, mentre 402 operano in entrambi i settori. La superficie floricola è concentrata nella provincia di Lucca (46%), seguita a distanza da Grosseto (25%) e Pistoia (22%).

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