[06/07/2006] Comunicati

L´università dentro la Lucchini con un master in ingegneria siderurgica

PIOMBINO (Livorno). «Siamo convinti che per innalzare il livello qualitativo del prodotto ed essere competitivi sui nuovi mercati, sia necessario agire alla base, favorendo la crescita degli addetti ai lavori e inserendo forze fresche che possiedono un ottimo back ground tecnico».
Con queste parole l´amministratore delegato della Lucchini Giovanni Gillerio, ha spiegato il senso del master in ingegneria siderurgica promosso e presentato oggi dalla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa, dal Comune di Piombino e dal gruppo Lucchini.

«Crediamo fortemente nelle potenzialità dello stabilimento - ha continuato Gillerio - in quelle delle risorse umane presenti in azienda e in quelle prossime ad entrare. E soprattutto crediamo fortemente in un territorio verso il quale sentiamo una forte responsabilità economica e sociale».

Primi pareri positivi da parte del segretario della Cgil Giuseppe Bartoletti «perché finalmente si ritorna a costruire un livello di professionalità medio-alto, di cui c’è grande bisogno all’interno dello stabilimento. Inoltre ci pare un’iniziativa molto importante dal punto di vista culturale, in prospettiva si potrebbero creare rapporti solidi e permanenti col mondo universitario in grado di sviluppare la ricerca piombinese».
Il terzo elemento che la Cgil rileva è che «questo master universitario si inquadra in un cambio di relazioni col territorio che il gruppo Severstal lucchini sta portando avanti da qualche mese».

Più cauto il giudizio di Adriano Bruschi presidente di Legambiente Piombino: «Si tratta di un primo approccio verso la ricerca e il rapporto con l’università. E questo è un fatto positivo. Però noi ci aspettavamo e chiediamo molto di più nell’ambito della ricerca. Piombino ha la possibilità di diventare sede di centri di ricerca sulla siderurgia e sulle tecnologie per l’abbattimento delle emissioni inquinanti. Per far questo servono investimenti nella ricerca applicata, in modo da perseguire l’ecofficienza».

«Credo che anche le istituzioni - conclude Bruschi - dovrebbero svolgere un ruolo fondamentale per istituire centri di ricerca di questo genere. L’esempio è Genova, in cui il ministero insieme agli enti locali sta organizzando un centro di ricerca a livello internazionale. In questo senso il master presentato di oggi sposta Piombino solo un passo più in là del palo».

Il master in Siderurgia si rivolge al personale operante nel settore siderurgico e a neolaureati interessati a ricoprire ruoli in cui sia necessario possedere competenze approfondite relative ai processi produttivi, agli aspetti impiantistici dei sistemi produttivi, alle problematiche costruttivo-strutturali proprie delle leghe ferrose, nonché alle problematiche ambientali e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

L´obiettivo è quindi quello di fornire una competenza integrata che permetta al fruitore di cogliere le esigenze, i vincoli e le potenzialità dei processi produttivi propri della siderurgia e di porli in rapporto con le proprietà dei prodotti, con le esigenze dei progettisti e degli utilizzatori finali.

I corsi, riservati a un massimo di 30 allievi, avranno una durata di 12 mesi a partire da ottobre 2006 e si articoleranno in tre fasi che prevederanno una introduzione generale per il livellamento delle competenze da svolgere al Politecnico di Milano, l’esperienza diretta nello stabilimento Lucchini di Piombino e approfondimenti individuali con laboratori di studio nell’Ateneo pisano.

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