[06/07/2006] Urbanistica

Anche Rifondazione sostiene la marcia No Tav

PIOMBINO. Il popolo no Tav sbarca nella Maremma Toscana con la benedizione di Rifondazione comunista, che domenica prossimo parteciperà alla manifestazione di Piombino (ore 18, piazza
Cappelletti) e il 10 luglio marcerà insieme ai No Tav dalla stazione ferroviaria di Vignale Riotorto (ore 10) fino a Follonica (spiaggia libera davanti al "Vesuvio", dalle 21 in poi)

Rifondazione si augura quindi che il Parlamento e il Governo ascolti il popolo No Tav diretto a Roma, perché «hanno il dovere e l´opportunità di cambiare strada rispetto a Berlusconi e Lunardi. L´Unione può e deve raccogliere tale domanda forte di partecipazione che le popolazioni della Val di Susa pongono al Paese e all´Europa».

Rifondazione ricorda che i treni ad alta velocità «hanno già provocato enormi disastri sull´Appennino tra Firenze e Bologna, dove si sono disseccate quasi 50 sorgenti d´acqua, per conseguire tra qualche anno lo "storico" risultato di diminuire il tempo di percorrenza da 100 a 65 minuti. Senza considerare che, invece di impiegare i lavoratori in opere dissennate come la Tav, si possono creare posti di lavoro molto più numerosi e stabili per ammodernare le vecchissime linee ferroviarie esistenti, su cui viaggiano ogni giorno come sardine milioni di pendolari».

Altro punto da sottolineare secondo gli esponenti locali di Rifondazione è quello delle energie rinnovabili, «che devono prevalere sul petrolio e il carbone, che torna invece a minacciare d´insediarsi nel golfo, alla centrale Enel di Torre del sale (nella foto). Il trasporto di merci e persone sui traghetti lungo le vie del cabotaggio marittimo e in treno deve prevalere sulle autostrade, come l´A12: è meglio mettere in sicurezza la vecchia Aurelia».

Altro tema che i circoli di Rifondazione Colline Metallifere e Piombino-Elba-Valdicornia vogliono approfondire è quello della logica di speculazione immobiliare, «che indirizzò a suo tempo il progetto e oggi paralizza il completamento del nuovo ippodromo a Follonica, deve cedere il passo alle ragioni dell´attività ippica».

«Con il Consorzio Etruria e Follonica Corse Cavalli - concludono - bisogna ridiscutere i termini della convenzione che essi oggi chiedono al Comune di prorogare perché inadempienti, e rivedere in particolare la destinazione a foresteria dei 150 alloggi, la durata del diritto di superficie (99 anni!), la necessità di recuperare gli oneri di costruzione abbuonati a suo tempo».

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