[06/07/2006] Consumo

L´integrazione fra economia ed ecologia rimane confinata ai convegni

FIRENZE. L’assessore regionale al Commercio Anna Rita Bramerini ha presentato nei giorni scorsi le linee del documento preliminare al piano di indirizzo per la tutela dei consumatori e degli utenti. Un piano ancora tutto da costruire sulla base delle indicazioni fornite dalle associazioni del consumatori e la cui fase di elaborazione entrerà nel vivo appena terminerà la pausa estiva.

La prima domanda che ci è venuta in mente è se in questo piano sarà prevista una tutela dei consumatori di fronte all’inefficacia delle strategie ambientali attuate ai vari livelli. Domanda tradotta su tre esempi specifici:

- E’ prevista la tutela dei consumatori nei confronti delle amministrazioni pubbliche che non attuano il gpp come da leggi vigenti (più rifiuti vengono prodotti infatti, e più il cittadino poi deve pagare attraverso Tia o Tarsu)?

- E’ prevista e in che modo la tutela dei consumatori dalle sostanze chimiche nocive contenute negli alimenti, magari con etichettature più precise e affidabili?

- È prevista la tutela dei consumatori nei confronti della non efficienza dei servizi di igiene ambientale (impiantistica non adeguata, mancata riduzione della produzione di rifiuti, scarsa qualità del rifiuto avviato a recupero con conseguente doppia spesa…)?

Per il momento ovviamente nulla di tutto questo, anche se l’assessore Anna Rita Bramerini ha sottolineato che siamo ancora al primo passo: «La mia è solo una comunicazione, il piano è tutto da costruire e posso per esempio dire che tra le prime richieste che mi sono state poste c’è quella di una maggiore attenzione al problema delle tariffe dei servizi pubblici, dai rifiuti all’acqua, passando anche per il gas».

«Per questo stiamo pensando di adottare provvedimenti affinché siano inserite clausole di trasparenza e conoscenza, ma anche la possibilità di risoluzione in via stragiudiziale delle controversie. Queste del resto sono le richieste che in misura maggiore sono arrivate ai vari sportelli dei consumatori sparsi in tutta la regione. Il tema ambientale è comunque un tema che può essere interessante da approfondire, forse su questo punto oggi non c’è abbastanza informazione e consapevolezza».

Ci risiamo. L’ambiente sta da una parte, tutto il resto, l’economia, i consumi, la politica, il lavoro stanno da un’altra parte. E stavolta il problema non è solo della politica in senso stretto, ma anche la società civile non si è minimamente accorta che tutelare i consumatori significa anche, e forse prima di tutto, rispettare un’esigenza di efficienza ed efficacia delle politiche e delle pratiche ambientali, nonchè una vera integrazione economia-ecologia. Le conseguenze economiche (e non solo) per i cittadini-utenti sono immediate. La mancanza di informazione e consapevolezza di cui parla l’assessore Bramerini si manifesta nella incapacità di cogliere, a tutti i livelli, i banali nessi fra i diversi momenti in cui si estrinseca l´economia: produzione-consumi-rifiuti.

E così, anche in un provvedimento di per sé encomiabile, come quello annunciato in consiglio regionale dall´assessore Bramerini, le linee guida del futuro piano di tutela del consumatore, la sostenibilità ambientale sembra non riguardare i consumi e i consumatori: nel pacchetto "informazione" per i cittadini, Bramerini ha infatti ricordato gli accessi al sito internet "prontoconsumatore", il monitoraggio dell’andamento dei prezzi sui servizi, la campagna di sensibilizzazione condotta con la Rai, l’Osservatorio prezzi e tariffe-servizi pubblici locali….

Altro versante di intervento quello della "sicurezza e qualità agroalimentare", con l’obiettivo di consentire al cittadino-consumatore di poter valutare il livello di qualità dei servizi mensa erogati” e infine, nell’ambito del “sovraindebitamento e credito", l’obiettivo di pervenire a una migliore tutela della cittadinanza e in particolare della popolazione anziana, maggiormente esposta alle truffe.

Ovviamente neppure la discussione che ne è scaturita, con gli interventi di opposizione e maggioranza, ha mai sfiorato il rapporto con la sostenibilità ambientale.

Nello stesso momento, a poche centinaia di metri, don Gianni Fazzini e l’assessore regionale alla Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli Massimo Toschi, presentavano l’associazione Bilanci di Giustizia, che a fine agosto terra il proprio incontro nazionale in Toscana. Chi sono gli aderenti ai 42 gruppi locali di Bilanci di giustizia? Sono cittadini convinti che il nostro modo di consumare sia incompatibile con il futuro del pianeta; pensano che ciascuno possa fare qualcosa di concreto per costruire un modo di consumare “diverso, equo, sostenibile”; hanno trovato un mezzo che consente di “liberarsi dalla dorata schiavitù del consumismo” vivendo “meglio con meno”; cercano di diventare consumatori “con il portafoglio dalla parte del manico” per quella che chiamano “la riconversione etica del commercio e dell’economia”; hanno un metodo che anche attraverso la compilazione di una scheda periodica mira a rivedere le spese familiari spostandole dal consumismo a criteri etici. Un migliaio di famiglie appena in tutta Italia, che si ritroveranno a Marina di Massa dal 24 al 27 agosto per il loro incontro nazionale.

L’assessore Massimo Toschi ha detto che «La questione degli stili di vita domanda una nuova cultura e interroga una politica che molto spesso sembra eludere il problema. I veri certificatori dei nostri bilanci non solo le società specializzate ma i piccoli del mondo: se li certificano ci sarà la pace, altrimenti la guerra. E la politica deve trovare più coraggio, anche per tagliare i suoi sprechi».

Su queste affermazioni, nulla quaestio! Ma la Regione per andare sul pratico, ancora oggi non attua il green public procurement, regolato da leggi dello stato e leggi che essa stessa ha promulgato che ormai hanno un’età a due cifre . Il tutto a più di un anno dall´annuncio dell´assessore all´ambiente Artusa per il quale i rifiuti si ridurranno del 15% entro il 2010. L´integrazione fra economia ed ecologia, evidentemente, non riesce ad emanciparsi da tema per convegni.

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