[04/07/2006] Rifiuti

Trotta: «I nostri dubbi sulla Tia»

LIVORNO. «In linea di principio noi siamo contro la Tariffa d’igiene ambientale, perché non contiene in sé criteri di equità sociale». E´ quanto afferma Alessandro Trotta (nella foto), segretario provinciale livornese di Rifondazione comunista, a proposito dell´introduzione della tariffa d´igiene ambientale nel Comune di Livorno.

«Per un´operazione così delicata - argomenta Trotta - a mio avviso c´era bisogno di un periodo di preparazione maggiore, in modo da presentarsi all´appuntamento non così sprovvisti come invece è successo adesso, con un malcontento che è impossibile non percepire». Rifondazione comunista mette nel mirino la sostanziale non conoscenza delle quantità di rifiuti prodotte dai singoli utenti: «Se davvero dobbiamo far pagare di più chi produce più rifiuti, bisogna disporre di dati certi, cosa che invece non c´è. Anzi, così com´è adesso la Tia è squilibrata e pesa di più su chi ha di meno. Perché è vero che sono cambiati i criteri, e quindi si prendono in esame non solo le metrature delle abitazioni ma anche il numero degli abitanti, ma proviamo a fare questo ragionamento: una famiglia numerosa che vive in una casa piccola si suppone che abbia meno soldi di un single che abita in un appartamento spazioso. I parametri Tia penalizzano la famiglia numerosa: ecco perché dico che il meccanismo è sbagliato e necessita di correttivi che determinino una svolta dal punto di vista sociale».

Trotta commenta infine il robusto livello di evasione riscontrato da Aamps e amministrazione comunale: «E´ paradossale, perché il mancato incrocio fra le banche dati di fatto significa aver tollerato una fascia di evasione da molti anni a questa parte. E l´amministrazione di oggi, insieme all´azienda di servizio, si trova ad assumersi responsabilità che derivano dagli anni precedenti».

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