[30/06/2006] Parchi

Il WWF chiede controlli sull´area di tutela biologica di Capo Bianco-Scoglietto

PORTOFERRAIO (Livorno). Il Wwf dell’Arcipelago toscano chiede «maggior tutela e stringenti controlli per l´ area di tutela biologica nel tratto di mare compreso tra Punta Capo Bianco, "Le Viste" e lo Scoglietto» e fa una circostanziata denuncia. «Non di rado - afferma l´associazione - sorprediamo pescatori con canna o subacquei armati di fucile a pescare impunemente nella riserva nonostante il divieto di pesca tanto che le nostre guardie volontarie in più di una occasione si sono trovate costrette a constestare il reato ai trasgressori, cui non può essere riconosciuta l´attenuante dell´ignoranza».

L´esistenza dell´area - istituita nel 1971 - è nota praticamente ad ogni elbano ed è ben segnalata sulle carte marine. Ma a preoccupare i volontari del Panda è soprattutto «la situazione del fondale, che peggiora di giorno in giorno, devastato dalle catene e dalle ancore delle imbarcazioni che vi si ormeggiano».

Il nucleo subacqueo delle Gav ha scattato numerose foto che dimostrano come «i massi della cosiddetta "franata" sono completamente divelti e rovesciati, si notano ovunque diversi esemplari di pinna nobilis, specie notoriamente protetta e minacciata, tranciati o distaccati dal fondale. Per non parlare del disturbo arrecato alla fauna ittica: le tane dei pesci vengono infatti danneggiate dagli ancoraggi selvaggi tanto che abbiamo osservato come alcune specie si stiano spostando altrove, in zone del ciglio morfologicamente meno adatte, ma più tranquille dove cioè è più difficile per le imbarcazioni ancorarsi». Danni all’ecosistema marino a cui si aggiungono problemi di sicurezza.

«Raccogliamo spesso testimonianze - dicono al Wwf - di persone in immersione sui fondali dell´area che rischiano di vedersi colpire dalle ancore di grosse imbarcazioni da diporto». Il Wwf chiede alle istituzioni competenti (l’area marina è gestita dalla Capitaneria di porto) «urgenti misure di protezione: stretto controllo e sorveglianza sulla pesca illegale nell´area ed imposizione del divieto di ancoraggio a tutte le imbarcazioni, con l´obbligo di ormeggiare alle boe, alcune delle quali, riservate ai Diving».

L’associazione ambientalista propone di perimetrale l’area marina con apposite boe che non danneggiano i fondali dove consentire l’ormeggio alle imbarcazioni. «L´ecosistema verrebbe così preservato – spiega il Wwf - ed in più si garantirebbe la possibilità di ormeggio ordinato e non dannnoso.

Ovviamente a questo vanno accompagnati rigidi controlli per impedire che i divieti siano aggirati. Troverebbe così effettiva tutela un´area di fondamentale importanza per il ripopolamento dei nostri fondali marini, riconosciuta quale "riserva biogenetica" anche negli strumenti urbanistici del Comune di Portoferraio, ma la cui effettiva tutela finora è rimasta quasi sempre solo sulla carta».


(Nella foto lo Scoglietto visto da Capo Bianco)

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