[28/06/2006] Urbanistica

Cave del Campigliese, l´adesione di Tanelli alla richiesta di revisione

CAMPIGLIA MARITTIMA (Livorno). Dall’Elba le cave di pietrisco del Campigliese appaiono in tutto il loro lacerante biancore. "Primitive" attività estrattive hanno da tempo cancellato a Centocamerelle, a Monte Valerio e alla Cava del Piombo in Valle Lanzi, i resti di un patrimonio di storia e di natura unici nel contesto Mediterraneo ed Europeo.

A Centocamerelle c’erano le vestigia di lavori minerari che ci riportavano almeno al primo millennio avanti Cristo; per spingerci in quelli che sono i miti ed i misteri del primo bronzo nel bacino del Mediterraneo. Alla Cava del Piombo erano stratificati millenni di storia mineraria, dagli Etruschi ai nostri giorni, inseriti in emergenze mineralogiche uniche al Mondo.

Persistono nei territori attività estrattive "incredibili" nella loro tecniche di coltivazione, concessioni amministrative e localizzazione, prossime ai perimetri di un Parco Archeominerario (nella foto un´antica miniera) di risonanza e valore internazionale. Uomo e ambiente possono e devono coesistere. Nei limiti ormai largamente condivisi per cui l’ambiente, nello stesso interesse dell’ uomo, risulta privilegiato.

Aderisco, ma avrei preferito che nel 2006 non si fosse reso necessario e auspico che non si ripeta la necessità, all’appello lanciato nelle da R. Francovich, M, Preite e G. Maciocco e Legambiente, per una attenta revisione delle attività estrattive in essere nei Monti del Campigliese…e dintorni.

* Giuseppe Tanelli lavora al dipartimento di Scienze della Terra dell´università di Firenze

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