[03/01/2006] Energia

Fonti rinnovabili per non dipendere dall’estero

LIVORNO - In questi giorni, a seguito dello scoppio della guerra del gas tra Russia e Ucraina si è scatenato il panico riguardo gli approvvigionamenti di gas. Sono giunte, a frotte, notizie e dichiarazioni. Ad esempio, l´Ungheria sembra volersi convertire al petrolio per limitare la dipendenza dall´approvvigionamento del gas russo. Cosimi, sindaco di Livorno, dichiara che è essenziale approvvigionarsi col gas per limitare la dipendenza dal petrolio. Scajola dichiara che occorre «andare avanti con la costruzione dei rigassificatori».

Tutti comunque possiamo notare che basta uno stormir di fronda per mettere in crisi l´economia di intere popolazioni. Lo stesso Scaroni, amministratore delegato dell´Eni, si è affrettato a dire che per la crisi Russia-Ucraina «dovremo intaccare le nostre riserve strategiche» di gas nazionale, nonostante le forniture algerine, tunisine e nord europee. Insomma la nostra economia può essere bloccata se qualcuno decide di chiudere il rubinetto del gas.

Ma valutiamo altri aspetti. Il costo del gas in quest´ultimo anno è aumentato del 40%. Il costo del petrolio e il costo del gas, generalmente legato a quello del petrolio, sono destinati a crescere sempre di più a seguito soprattutto dell´aumento del consumo mondiale.

Le importazioni di petrolio, ad esempio, della Cina stanno aumentando del 30% all´anno e sono ormai cospicue. Una volta che la domanda globale avrà raggiunto e superato la capacità produttiva massima, i prezzi schizzeranno all´insù in modo davvero incontrollabile e sarà grave crisi per chi non si è preparato al nuovo.

Secondo un documento del 2003 dall´Autorità per l´Energia e il Gas"senza un sensibile aumento delle nuove fonti rinnovabili, il grado di dipendenza dall´estero dell´Italia è destinato ad aumentare ulteriormente". Il "Libro Verde" del 2005 della Commissione europea, dichiara poi che contenendo i consumi di energia vi saranno nuovo impulso alle attività di ricerca e sviluppo, maggiore competitività, nuovi posti di lavoro, risparmi per le famiglie, maggior sicurezza di approvvigionamento, riduzione dell´effetto serra, minore inquinamento locale.

Per evitare al nostro paese una dipendenza dall´estero, economica e strategica, è dunque necessario cominciare a svincolarsi progressivamente dall´uso dei combustibili fossili, gas compreso, e ottenere energia da altre fonti, specie rinnovabili. Investimenti così indirizzati permetterebbero, tra l´altro, di acquisire nuova tecnologia, procurare nuovi posti di lavoro, migliorare l´ambiente.

In Italia sembra che si voglia invece insistere sulla vecchia strada. Così facendo si aumenteranno i problemi del paese. A guadagnarci saranno solo le grandi compagnie d´affari che vedranno aumentare i loro guadagni all´aumentare dei prezzi del gas.
Mario Martelli, Sergio Nieri, Maurizio Zicanu

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