[27/06/2006] Comunicati

Agenda 21 dell’Elba presenta l’analisi ambientale

PORTOFERRAIO (Livorno). E’ un’analisi dell’ambiente estesa e complessa quella che ha fatto Agenda 21 dell’arcipelago toscano, presentata oggi a Portoferraio dalla Comunità montana, capofila dell’iniziativa. «Abbiamo finalmente terminato – ha detto l’assessore Gianfranco Pinotti – lo studio degli indicatori ambientali e la verifica dei progetti da fare e una prima valutazione della loro ricaduta sul territorio». L’assessore alla forestazione della Comunità montana ha poi richiamato l’impegno di Agenda 21 per l’educazione ambientale: «Quest’anno abbiamo svolto iniziative con le scuole medie ed elementari, il prossimo anno cercheremo di svilupparle oltre la settimana del 2006 e di allargarle anche agli istituti superiori».

Ha poi introdotto la discussione, a nome degli esperti che hanno elaborato l’analisi Carlo Giangregorio, che ha dovuto far notare l’assenza di numerose amministrazioni comunali (presenti due comuni su otto: Marciana e Capoliveri) e ha reso noto un dato sulla popolazione in netta controtendenza rispetto alle dinamiche demografiche della provincia di Livorno e della Toscana, ma anche dell’Elba che tra il 1971 e il 2001 aveva una popolazione stabile con una lieve tendenza alla diminuzione: dal 2001 al 2005 la popolazione elbana sarebbe cresciuta di 1.500 abitanti, con un più 5,17%, ma non si tratta di un bay boom perché ad aumentare è la fascia di popolazione oltre i 45 anni, ormai il 50% del totale. A questo si aggiunga che il 50% circa delle case dell’isola non risulta occupato e che nei periodi di punta di agosto la popolazione passa, secondo i consumi idrici verificabili, almeno a 110.000 persone rispetto alle 30.000 circa ufficialmente residenti.

Una situazione con cui deve fare i conti l’ambiente e che richiederebbe, secondo Agenda 21, un nuovo modello di gestione dell´ambiente e delle risorse. Un altro dato significativo ce lo rivela il Presidente di Esa Giovanni Frangioni, presente all’iniziativa: «A maggio-giugno i rifiuti sono cresciuti del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segno di un aumento di afflusso turistico e dei consumi».

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