[26/06/2006] Parchi
ROMA. Dopo l’operazione anti-spadare della Guardia costiera che ha portato al sequestro di 70 km di reti derivanti, il ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ricorda che al blitz hanno partecipato hanno partecipato due aerei e cinque unità navali delle Capitanerie di porto di Palermo, Messina e Napoli ed erano presenti anche due ispettori comunitari. Il ministro Paolo De Castro cogli l’occasione per rispondere alle associazioni ambientaliste che lo accusavano di aver riaperto con il decreto «ferrettare» (reti derivanti fino a 2 km. e mezzo), la possibilità di calare spadare camuffate ed illegali. «L’operazione condotta dalla Guardia Costiera – ha detto il ministro – conferma ancora una volta la nostra azione a tutela della legalità nel campo della pesca, finalizzata alla repressione dell’illegittimo uso delle spadare. Grazie a queste operazioni, fortemente volute dal Governo garantiamo la salvaguardia dell’ecosistema marino, la tutela delle specie protette e il rispetto della normativa comunitaria in materia. Ciò dimostra – ha concluso De Castro – che il recente decreto da noi emanato sulle ferrettare ha consentito di fare definitiva chiarezza sull´uso improprio di tecniche di pesca non consentite dall’ordinamento comunitario».