[19/01/2006] Rifiuti

Greenreport inizia il viaggio negli acquisti verdi

LIVORNO. Green public procurement, ovvero lo strumento che le pubbliche amministrazioni hanno a disposizione per privilegiare l’acquisto di un prodotto o di un servizio non solo in base al materiale utilizzato ma anche agli impatti ambientali che genera durante tutte le fasi del processo produttivo, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti.
Greenreport ha compiuto un’indagine, o meglio, la prima tappa di un’indagine, per capire chi davvero fa acquisti verdi – e soprattutto quanti ne fa, prendendo spunto da un convegno che si terrà venerdì 27 gennaio all’hotel Victoria di Pisa.
Prima, però, alcune considerazioni preliminari:
1. la produzione dei rifiuti aumenta ovunque più di quanto aumenta il prodotto interno lordo;
2. aumenta la conflittualità su qualsiasi costruzione di impianto, sia di trattamento che di smaltimento;
3. le normative europee, nazionali e regionali individuano, tutte, nella riduzione l’azione prioritaria per governare il problema rifiuti;
4. un contributo a questa riduzione potrebbe venire dal comportamento delle istituzioni negli acquisti verdi, cioè il green public procurement;
5. da dieci anni esistono di norme e leggi che impongono a istituzioni pubbliche e agli enti derivati (prevedendo anche sanzioni) di utilizzare questo tipo di prodotti, a cominciare dalla carta riciclata;
6. se ciò fosse accaduto (o accadesse) si avrebbe un forte contributo, dal momento che la spesa degli enti pubblici in Europa varia dal 17% al 25% della spesa globale per consumi, alla riduzione dei rifiuti, inoltre si influenzerebbe sia il mercato che le imprese che la ricerca scientifica
E ora, spazio alle risposte che abbiamo ottenuto.
Comune di Pisa, assessore Paolo Ghezzi. «Consapevoli che gli acquisti verdi pubblici rappresentano una grossa quota anche in grado di indirizzare il mercato, un anno fa abbiamo avviato un percorso unico a livello nazionale». Ghezzi si riferisce al fatto di aver messo insieme ben 12 enti: Comune di Pisa, Provincia, Università, Scuola Sant’Anna, Scuola Normale, Asl, Parco di San Rossore, Arpat, Sovrintendenza, Cnr, Opera primaziale, Sat. «Dopo un corso di formazione per tutti i responsabili acquisti dei vari enti – prosegue Ghezzi – abbiamo creato dei gruppi di lavoro che hanno messo a punto bandi di gara con criteri verdi. Il 27 firmeremo la carta degli intenti e quindi potremo partire». Il che significa che finora non ci sono stati acquisti verdi, nonostante lo imponga la legge? «Conosco benissimo la legge, ma purtroppo serve tempo – dice Ghezzi – e poi per esempio è necessario che scadano determinate forniture prima di farne di nuove. Spero comunque che entro un paio di mesi escano questi nuovi “bandi verdi”».
Comune di Livorno, assessore Marco Filippi. «Stiamo già facendo correntemente degli acquisti verdi, penso per esempio alla carta riciclata, alle lampade a risparmio energetico. Però devo ammettere che fino ad oggi si è trattato più che altri di iniziative personali di dirigenti sensibili al problema. Ho comunque già chiesto una ricognizione generale in proposito al fine di presentarmi in Giunta con proposte e orientamenti pianificati. Per quanto riguarda la carta mi sembra comunque che siamo già intorno al 50% di utilizzo di carta riciclata, quindi dovremmo essere in regola»
Comune di Castagneto Carducci, sindaco Fabio Tinti. «Una domanda di riserva ce l’avete? Sto scherzando, ma ammetto che ad oggi siamo quasi a zero. Abbiamo comunque attivato un percorso per ottenere al certificazione ambientale Iso 14000, che ci impone maggiore attenzione anche sul green public procurement. Quindi stiamo lavorando per metterci a norma».
Comune di Piombino, assessore Luciano Francardi. «Stiamo seguendo tutte le nuove procedure e quindi per esempio stiamo utilizzando carta riciclata, ma la percentuale fino ad oggi utilizzata è inferiore a quanto prevede la normativa nazionale e regionale. Utilizziamo anche ricariche per i toner di stampanti e fotocopiatrici, ma non so dire con precisione in che percentuale».
Comune di Follonica, Chiara Zucchi dell´Ufficio ambiente, responsabile del sistema di gestione ambientale ed Emas. «Nel sito internet del Comune c´è una parte dedicata agli acquisti verdi. Abbiamo fatto un protocollo d’intesa con i Comuni di Scarlino e Zavorrano per una politica comune di green public procurement. Usiamo in gran parte carta riciclata e puntiamo al 100% di utilizzo. Stiamo facendo bandi ad hoc per il green public procurement: servizio di pulizie dei locali dell’ammnistrazione comunale, computer e prodotti informatici, arredi scolastici, questi ultimi legati anche ad un progetto di educazione ambientale. Per alcuni bandi si tratta di criteri obbligatori, per altri di criteri aggiuntivi. In particolare, per le pulizie abbiamo chiesto l’uso di prodotti ecologici e la qualità ambientale delle imprese. Per le cartucce rigenerate, ne utilizziamo una minima quantità. Ma l’investimento più rilevante in questo campo è soprattutto quello dell’illuminazione pubblica, con la sostituzione di tutti i corpi luminosi con lampade ad alto consumo, un progetto iniziato nel 1995 e che ha portato ad un notevole risparmio energetico pur con l´aumento dei corpi luminosi».
Parco nazionale dell’Arcipelago, coordinatore tecnico-amministrativo Angelo Banfi. «Il Parco nazionale usa quasi totalmente carta riciclata, inoltre ci serviamo di una ditta elbana per la ricarica delle cartucce esaurite di stampanti, fotocopiatrici e fax. Per il risparmio energetico buona parte delle lampadine dei nostri uffici e delle case del Parco sono a basso consumo. Forse dove abbiamo più lampadine tradizionali è nella sede del Parco, a Portoferraio, che è in affitto, e che ha ancora alcuni punti di illuminazione che non possiamo modificare».
Comunità montana dell’Elba e Capraia, assessore Maria Grazia Mazzei. «La Comunità Montana dell’Elba e Capraia è un po’ indietro in questo campo. E’ un anno che la giunta di centrosinistra è insediata, ma scontiamo ancora ritardi. Usiamo sicuramente carta riciclata, ma non posso quantificare la percentuale che dovrebbe comunque essere superiore al 50%. Per quanto riguarda il risparmio di energia, la nostra sede è di proprietà della Provincia di Livorno ed usiamo ancora il vecchio impianto al neon che abbiamo trovato. Usiamo cartucce rigenerate, anche se non credo per tutte le fotocopiatrici e stampanti».
Ed è proprio l’uso di cartucce rigenerate ad andare per la maggiore all’isola d’Elba. «Abbiamo una buona copertura in diversi comuni elbani, anche se non tutto viene rigenerato, ma non possiamo lamentarci – dice Andrea Valle dell’Ink Center, l’azienda di Rio Marina che assorbe gran parte delle richieste degli Enti locali dell’isola – noi ritiriamo le cartucce per stampanti e fotocopiatrici e le rigeneriamo per i comuni di Rio Marina, Rio nell’Elba, Capoliveri, Campo nell’Elba, Marciana, Marciana Marina ed anche Parco ed APT. Mancano solo l’ASL, che fa acquisti centralizzati a Livorno, ed i Comuni di Portoferraio e Porto Azzurro».

Nella sezione documenti del nostro giornale è possibile scaricare un sondaggio effettuato dall´Università di Milano su oltre 1400 pubbliche amministrazioni.

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