[16/06/2006] Rifiuti

Per il Wwf l’Artico è una candida discarica chimica

ROMA. Quando si pensa all’Artico viene in mente una parte del mondo lontana ed intatta, ma a sfatare questa speranza di un ultimo luogo incontaminato arriva il dossier del Wwf «Artico, un cocktail di veleni servito ghiacciato» che rivela una vera e propria emergenza inquinamento. Venti e correnti oceaniche spingono e concentrano verso la banchisa polare sostanze inquinanti provenienti dagli Usa e dall’Europa atlantica. «L’Artico sta diventando sempre più una sorta di discarica chimica – spiega Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia – molti tra i prodotti chimici tossici che usiamo nelle nostre case finiscono nell’Artico con conseguenze gravissime per la salute di tutte le specie animali perché tali sostanze si accumulano nelle catene alimentari coinvolgendo, in particolare, gli esseri viventi che ne sono al vertice».

Una miscela di veleni che colpisce mammiferi e uccelli compromettendone lo stato di salute, l’abilità a resistere in un ambiente estremo, la riproduzione, lo sviluppo. Ma gli inquinanti sono anche una minaccia per i 4 milioni di abitanti delle zone artiche che si cibano di questi animali. L’esposizione alle sostanze chimiche tossiche interferisce con il sistema ormonale e immunitario. Gli orsi polari sono gravemente contaminati da ritardanti di fiamma bromurati e composti perfluorinati, usati negli elettrodomestici, e subiscono alterazioni di rilievo.

I beluga, che risalgono le foci dei fiumi nord americani con altissime concentrazione di inquinanti chimici, sono tra le specie più intossicate: in Canada i corpi di alcuni esemplari trovati morti all’estuario del fiume San Lorenzo sono stati smaltiti come rifiuti tossici. Molte sostanze chimiche tossiche si concentrano nel tessuto adiposo degli uccelli e passano nelle uova che depongono, con conseguenza anche letali per l´embrione esposto ai contaminanti chimici.

In autunno l’Ue deciderà sul regolamento per la Registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche (Reach). Per il Wwf «è indispensabile che venga approvato un testo in cui sia chiaro e netto il principio di sostituzione delle sostanze più pericolose, e la progressiva eliminazione di quelle per le quali è già disponibile un’alternativa. Questo principio dovrà poi essere recepito dal Consiglio dei ministri e il Wwf si augura che il governo italiano giochi un ruolo positivo in tal senso, dal momento che l´industria italiana non potrà che trarre vantaggi da una forte spinta all’innovazione. L’Europa ha insomma di fronte a sé l´opportunità di assicurare la salute dei suoi cittadini e salvare un pezzo di pianeta da una lenta agonia».


Nella sezione documenti del nostro giornale il rapporto «Wwf Artico» consultabile e scaricabile

Torna all'archivio