[14/06/2006] Comunicati

Nasce la polizia scientifica dell´ambiente

ROMA. Domani, giovedì 15 giugno, verrà presentato un nuovo strumento per la difesa del territorio: il laboratorio mobile per le indagini scientifiche sull’ambiente del Corpo forestale dello Stato, un’unità operativa attrezzata con gli strumenti necessari per le analisi di laboratorio che uno staff di chimici, biologi, periti e tecnici della Forestale effettueranno direttamente a bordo. Il laboratorio darà supporto alle unità investigative periferiche del Cfs con analisi su aria, acqua, suolo, rifiuti, incendi boschivi, specie animali e vegetali.

«Fino a oggi – si legge in una nota della Forestale – si è ritenuto che i prelievi in materia di inquinamento idrico o da rifiuti fossero una prerogativa esclusiva di altri organi specializzati. Un recente Decreto Legislativo, il 152/2006, ha sancito che così non è, e che il Corpo forestale dello Stato, come le altre forze di polizia, può effettuare in proprio prelievi e analisi validi ai fini processuali, in presenza di flagranza di reato».

La nuova unità mobile per le indagini scientifiche sarà visitabile, per l’occasione, nell’ambito del seminario «Nuovo testo unico sulle norme ambientali e disciplina giuridica dei prelievi in materia di inquinamento ad opera diretta della Polizia Giudiziaria» promosso dal Corpo forestale in collaborazione con la testata giornalistica on line «Diritto all’ambiente». All’incontro parteciperanno Cesare Patrone, capo del Cfs; Ugo Mereu, direttore della divisione di polizia ambientale e forestale del Cfs, la vice questore aggiunto forestale Elisabetta Morgante e il magistrato Maurizio Santoloci di «Diritto all’ambiente», che hanno curato la progettazione del laboratorio mobile.

Torna all'archivio