[12/06/2006] Rifiuti

L´ambiente fa discutere anche la sinistra dell´Unione

FIRENZE. Comincia a muovere i primi passi il progetto di una Sinistra dell’Unione in Toscana, che ha già promosso un paio di incontri e che punta a cercare una sintesi comune dell’anima politica espressa da partiti come Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione, ma anche a movimenti e associazioni. «Il dibattito politico attuale verte tutto sul centro del partito democratico e riformista – spiega Antonella De Zordo (nella foto), capogruppo in consiglio comunale a Firenze di Unaltracittà/Un altro mondo - invece un dibattito a sinistra si è già sviluppato da tempo sui territori: in molte realtà alcuni pezzi della sinistra lavorano mettendo insieme l’esperienza di partiti, associazioni, movimenti. Quello che noi vogliamo fare è proprio partire dalle realtà territoriali locali per valorizzare un lavoro che c’è già».



Una delle tematiche che dividono maggiormente il centrosinistra dalla sinistra dell’Unione è proprio quello dell’ambiente. Non pensa che le stesse tematiche ambientali dividano in modo profondo anche le diverse anime della sinistra dell’unione?

«Questo è vero, ma dipende molto dalle realtà locali: ci sono punti di contatto e altri in cui probabilmente non c’è uniformità. Ma se ci fosse uniformità su tutto non ci sarebbe bisogno di fare niente. Si tratta di vedere quali sono e in che modo vanno gestite queste divisioni. Le faccio un esempio sui rifiuti: a sinistra tutti pensano che ci debba essere un investimento forte sulla raccolta differenziata, poi c’è chi dice zero inceneritori, chi invece dice facciamone uno, ma la base comune da cui partiamo è quella della spinta alla raccolta differenziata, mentre magari Ds e Margherita pensano subito all’inceneritore e poi al resto. Questo è il pezzo di strada che interessa a noi, quello dove la visione delle priorità è abbastanza omogenea».



Per il segretario dei Comunisti italiani Nino Frosini è vero che «sulle questioni ambientali, se si fa riferimento alla Toscana esistono posizioni articolate, ma si tratta comunque di elementi facilmente superabili. Credo che le questioni di fondo non siano assolutamente quelle ambientali e neppure quelle dei diritti civili, la questione delle questioni è quella di classe, e su questa dovremo trovare la sintesi tra comunisti, rifondatori e verdi. Io sono un vecchio industrialista e sviluppista – ammette Frosini – quando sento che c’è da costruire una fabbrica sono all’impronta sempre favorevole ( a meno che non si tratti di inceneritore). Poi è chiaro che sia necessario soffermarsi a riflettere e a valutare gli impatti sull’ambiente, ma le priorità restano quelle di classe: il lavoro e l’economia del lavoro».

Il consigliere regionale dei Verdi, Mario Lupi fa subito una distinzione: «Intanto io preferirei sinistra nell’Unione, e non dell´Unione, perché esiste un´Unione che ha vinto e all´interno della quale ci sono strategie diverse, come quella del partito democratico, con un percorso di cui non posso non rallegrarmi, e poi ci sono le altre forze politiche che non devono stare solo a guardare. Per quanto riguarda il merito, va ricordato che il confronto di Sinistra nell’Unione è cominciato su partecipazione e internazionalismo, poi quando si arriverà alle questioni ambientali vedremo. Ma è ovvio che siccome siamo costretti a governare insieme, l´importante è avere un dialogo serio e costruttivo in cui poi potrà capitare su determinate questione di cogliere risultati oppure anche di perdere ai punti. L´alternativa è il baratro del centrodestra».

Torna all'archivio