[08/06/2006] Consumo

Stop alle pelli cinesi, il Consiglio regionale approva una mozione

FIRENZE. Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione proposta dal capogruppo dei Verdi Mario Lupi che chiede alla giunta Martini di sollecitare il governo nazionale «affinché prosegua nel vietare l’importazione e la vendita di pelli derivanti da animali domestici estendendolo a tutte le pelli di animali allevati o commercializzati in Cina e affinché introduca l’obbligo di etichettatura di tutti i capi contenenti spoglie di animali sottoposte a concia o altri trattamenti che mantengono inalterata la struttura delle fibre, indicando espressamente la specie utilizzata, il metodo di allevamento, il metodo di uccisione, l’azienda di confezionamento e il Paese di provenienza» e che chiede anche l’obbligo dell´etichettatura riguardi anche i peluche ed i gadget.

Anche se negli ultimi anni in Italia la vendita di pellicce ha subito una drastica riduzione «considerato che diversi stati europei hanno emanato normative che vietano l´allevamento degli animali da pelliccia – ha detto Lupi – e che l’Italia ha già vietato l’importazione e la vendita di pelli derivanti da animali domestici provenienti dalla Cina, i Verdi hanno ritenuto utile chiedere alla giunta un impegno presso il Governo nazionale oltretutto perché l´allevamento di animali in Cina non è disciplinato da nessuna norma di protezione degli animali e inoltre gli accessori, i ritagli e gli inserti di pelliccia provenienti dalla Cina, non essendo etichettati, sono di fatto ingannevoli per il consumatore».

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