[06/06/2006] Energia

Il comitato: «Le tubature dell´offshore poggiate su fanghi tossici»

Nuovo attacco del comitato contro il terminal del gas offshore Livorno-Pisa. Mario Martelli. Massimo De Santi, e Maurizio Zicanu, hanno infatti evidenziato come la localizzazione del terminal sia proprio in una zona interessata in passato dallo sversamento dei fanghi dell´escavo
portuale, avvenuto nel 1999.

«Fra mille polemiche quei fanghi furono depositati in quel tratto di fondali - ricordano gli esponenti del comitato - in attesa che fosse pronta la vasca di colmata. Nonostante diverse relazioni li indicassero come nocivi per la salute umana, i fanghi furono messi sui fondali dove oggi vogliono far passare le tubazioni dell´impianto offshore, perché tanto - si diceva all´epoca - nessuno lì li avrebbe più toccati.

La preoccupazione del comitato oggi è proprio quella: nei corsi dei lavori per la posa delle tubature i fondali saranno smossi e i fanghi torneranno a diffondersi nell´ambiente marino.

All´epoca una prima denuncia fu presentata in estate dall’Archeosub e documentata con video e fotografie che descrivevavno una grave moria di organismi marini e bentonici lungo la costa antistante Livorno e nella zona delle secche della Meloria. L’Autorità portuale rispose che i fanghi erano innocui e che aveva l´autorizzazione del Ministero dell’Ambiente. La polemica si smorza fino al clamoroso blitz di Greenpeace che il 25 settembre del 1999 bloccò la draga che stava scavando l’area della Darsena Toscana sostenendo che «i fanghi che vengono scavati e poi scaricati a 18 miglia dalla costa sono tossici poiché contengono Tbt, una sostanza che provoca morte in mare e può creare gravi problemi all’uomo». Lo scarico in mare continuerà poi fino al 1 dicembre, quando fu completata e utilizzabile la vasca di contenimento dei fanghi.

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