[06/06/2006] Rifiuti

Solvay, via ai lavori per l´eliminazione del mercurio

ROSIGNANO SOLVAY (Livorno). Entro il 2007 il mercurio sarà eliminato dai processi produttivi dell’elettrolisi degli impianti Solvay di Rosignano e contemporaneamente sarà dato un decisivo impulso alla riduzione dei residui solidi di sodiera scaricati a mare, attraverso la realizzazione di un impianto di sintesi di acido cloridrico.

L’occasione dell´annuncio è stata fornita dall’apertura del cantiere della nuova sala Celle e quindi dall’inizio delle opere di costruzione del nuovo impianto, dopo il completamento della bonifica delle aree interessate, secondo le prescrizioni degli organi di controllo.

Questo progetto prevede investimenti complessivi per circa 60 milioni di Euro e porterà, nel rispetto dell’accordo di programma, a un indiscusso miglioramento dell’impatto ambientale delle attività di Solvay Rosignano. Infatti, i benefici di carattere ambientale, oltre all’eliminazione del mercurio ed all’abbattimento degli scarichi a mare, prevedono, una volta a regime, un risparmio di energia elettrica pari al 18% rispetto a oggi ed un risparmio di circa 400.000 metri cubi di acqua all’anno, in virtù di un più efficiente utilizzo della materia prima utilizzata, cioè la salamoia ed al recupero di tutte le acque di condensa che vengono riutilizzate nel processo stesso.

In concreto il progetto Leonardo prevede la costruzione di una nuova sala celle presso l’unità di produzione elettrolisi che adotterà una tecnologia innovativa detta “a membrana” e che in Italia ha un solo precedente, presso uno stabilimento ex Enichem situato ad Assemini (Cagliari) e che risale agli anni ‘80.

L’elettrolisi di Rosignano sarà quindi la seconda in Italia a non utilizzare più mercurio e disporrà di una tecnologia di celle a membrana molto evoluta, favorita dai più recenti progressi tecnologici.
Alla nuova Elettrolisi sarà affiancato un impianto per la produzione di acido cloridrico finalizzato esclusivamente a contribuire alla neutralizzazione dei residui solidi prodotti dalla sodiera fino alla misura del 70%, come prescritto dall’accordo di programma del 31 luglio 2003.

A costruzione ultimata, sarà fermata l’attuale elettrolisi a mercurio ed avviato il nuovo impianto, così da garantire continuità alle produzioni che si fermeranno per un arresto tecnico della durata di pochi giorni.

I lavori di costruzione sono stati appaltati in massima parte a ditte locali come Toscana Impianti, Siticem e altre; dei 60 milioni di euro di investimento, circa 15 si riversano sulle imprese locali in termini di commesse. A oggi presso il cantiere lavorano mediamente circa 40 persone e questo numero andrà progressivamente aumentando per tutta la durata dei lavori.

Il cantiere che costruisce le tubazioni in materie plastiche del progetto Leonardo è attualmente il più grande cantiere d’Europa come valore di commessa ed è stata affidata a ditte locali: Omp e Iniziative industriali.

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