[01/06/2006] Rifiuti

Presidente Esa: una legge ad hoc per i rifiuti elbani

PORTOFERRAIO (Livorno). Il presidente dell’Elbana servizi ambientali (Esa), Giovanni Frangioni, ha inviato una lettera ad istituzioni, associazioni di categorie e stampa chiedendo una «nuova e più attuale proposta di legge per le isole minori dove, nei suoi contenuti, si preveda un programma pluriennale di interventi sostenuti da specifici fondi della Ue, dello stato, delle regioni. L’Elba come altre isole minori, ha bisogno di norme, infrastrutture e servizi, questi ultimi a costi minori degli attuali (vedi
rifiuti) per garantire la precondizione ad un modello di turismo sostenibile in sintonia con le esigenze delle popolazioni locali».

Per Frangioni i comuni delle isole, la provincia e il parco nazionale, «dovrebbero chiedere che le legislazioni statali e regionali salvaguardino e accompagnino una specificità, come è quella di un’Isola nella prospettiva di farla diventare un territorio con meno svantaggi», mentre la Regione Toscana «potrebbe istituire un servizio all’interno dell´ente dal doppio ruolo, uno politico e l’altro amministrativo, con l’obiettivo di offrire assistenza alle isole dell’Arcipelago Toscano sulle criticità presenti e facendo una verifica se l’attuale legislazione regionale risponde alle necessità del proprio sistema insulare (infrastrutture, servizi, governo del territorio)».

«In una piccola Isola – spiega il presidente Esa - le tariffe di trasporto marittimo per il sistema delle imprese in generale sono un maggior costo, sia che riguardi materiali e merce importata che vengono lavorati o destinati al consumo commerciale, sia per esempio per i rifiuti in uscita dalle isole minori che si scarica alla fine sui cittadini. Per l’Elba, inoltre, a questo si somma un’altra ingiustizia, visto che mentre ad alcuni comuni delle isole minori (vedi la Sicilia) vengono destinate risorse da parte delle regioni competenti per il trasporto dei rifiuti sulla terraferma, la nostra isola è esclusa da tali agevolazioni».

Per i rifiuti all’Elba «e per intravederne una seria prospettiva di governo (questo a prescindere da una legislazione per le Isole), ci sarebbe bisogno che la Regione Toscana, in un rapporto con le Università Toscane e il ministero della Università e Ricerca, crei le condizioni per supportare in questo caso l’Esa ad investire in ricerca e sviluppo per permettere alla nostra Isola di «chiudere lo smaltimento dei rifiuti all’interno del proprio territorio, verificando altresì il riutilizzo dei materiali provenienti dalle raccolte differenziate».

Altra opportunità che in questa fase può essere colta dalle isole dell’Arcipelago Toscano è quella di essere parte attiva nella discussione aperta in Regione Toscana sulla Legge Regionale sui Servizi Pubblici.

(Nella foto l´impianto del Buraccio)

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