[17/07/2009] Energia

Nel 2008 l´Italia ha importato dall´estero solo il 12% dell´energia che ha usato

LIVORNO. Il rapporto "Dati Statistici sull´energia elettrica in Italia" pubblicato da Terna, che è incaricata alla sua redazione annuale essendo il suo Ufficio di Statistica membro del Sistema
Statistico Nazionale (Sistan), mostra un quadro interessante riguardo alla produzione.
Il rapporto si riferisce al 2008, in cui si registra una produzione nazionale netta in aumento del 1,9% rispetto all’anno precedente, con un valore di 307,1 miliardi di kWh. Nonostante nello stesso anno la richiesta di energia elettrica sia stata di 339,5 miliardi di kWh, con un decremento dello 0,1% rispetto all’anno precedente.

La richiesta di energia elettrica sulla rete è stata soddisfatta per l’88,2% da produzione nazionale (86,4% nel 2006), per un valore pari a 299,4 miliardi di kWh, al netto dei consumi dei servizi ausiliari e dei pompaggi, con un aumento del 2,0% rispetto al 2007.

Interessante notare rispetto alle quote d’importazione di energia elettrica che sempre dal confronto con l’anno 2007, nel 2008 il nostro paese ha chiuso con una diminuzione di energia elettrica importata (-11,2%) e un saldo positivo di quella esportata verso altri paesi pari ad un + 28,3%.

Complessivamente nel 2008 il saldo estero è ammontato a poco più di 40 miliardi di kWh (11,8% del fabbisogno nazionale), con una diminuzione del 13,5% rispetto al 2007.
Interessante notare che tra i paesi verso cui esportiamo la nostra energia elettrica vi sia oltre alla Grecia anche la Francia, da cui quindi importiamo (al netto delle esportazioni) circa un quarto del totale, mentre la quota più consistente deriva dalla Svizzera.

Disaggregando per fonte i dati relativi alla produzione (al netto dei servizi ausiliari), si evidenzia un andamento diversificato tra le varie fonti, con un sensibile incremento delle
principali fonti rinnovabili – idrica, eolica e fotovoltaica – a fronte invece di flessione della quota di produzione termoelettrica da fonti tradizionali, che rappresentano comunque ancora la quota più consistente.

La produzione da fonte termica, che rappresenta ancora l´81,5% della produzione netta nazionale, è comunque diminuita del 1,5% rispetto all´anno precedente e tra i combustibili impiegati si conferma il primato del gas naturale pari al 65,8% della produzione termoelettrica complessiva. Diminuita invece la quota derivante dai prodotti petroliferi, in contrazione del 16,5% rispetto all’anno precedente, con una quota nel 2008 del 6,8%, che è quasi comparabile alla produzione da altri combustibili, tra cui i rifiuti ed altri scarti. In flessione anche la produzione da carbone e lignite (-2%) che rappresenta comunque ancora la fonte da cui si ricava il 15,6% dell’energia.

Considerevole l’incremento di produzione da fonti rinnovabili, in particolare, l’idroelettrica che nel 2008 è aumentata del 22,9% e fotovoltaica che ha visto un incremento del 395% rispetto al 2007 e che ha raggiunto i 192,9 milioni di kWh. Notevole anche la produzione eolica che è cresciuta del 20,3%.

Complessivamente la produzione netta da fonti rinnovabili è aumentata del 21,3%, con un contributo in crescita di tutte le fonti tranne quella geotermica.

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