[17/07/2009] Parchi

La mancanza di vitamina B1 uccide gli uccelli del Baltico

BRUXELLES. Secondo uno studio svedese pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) nel Mar Baltico un gran numero di uccelli sta morendo a causa di una malattia paralizzante causata dalla carenza di tiamina, cioè la vitamina B1, che provocando l’insuccesso della cova ed altera i comportamenti di molte specie dell’avifauna.

«La tiamina – spiega il bollettino scientifico dell’Ue Cordis - è fondamentale per gli uccelli e per molti altri vertebrati e una sua carenza può provocare malattie neurodegenerative, perdita della sensibilità, paralisi e decesso. La vitamina B1 è particolarmente importante per il funzionamento corretto del sistema nervoso».

I ricercatori svedesi dell’università di Stoccolma e del Consiglio svedese delle ricerche hanno preso in esame le popolazioni di uccelli selvatici che vivono nei dintorni del Mar Baltico e in Islanda, dimostrando il rapporto esistente tra la paralisi osservata in molti di questi uccelli e la carenza di tiamina.

Analizzando la diffusione geografica della carenza e il numero di specie colpite, hanno scoperto che una carenza protratta di tiamina negli uccelli del Mar Baltico e che il fenomeno si sta estendendo anche alle popolazioni ornitologiche dell’Islanda.

Secondo il team di ricerca condotto da Lennart Balk dell´università di Stoccolma, «La carenza di tiamina negli uccelli si manifestava nelle loro uova, fegato e cervello» Gli scienziati svedesi hanno anche scoperto che alcuni importanti enzimi sono presenti in numero più elevato del solito nel fegato e nel cervello degli uccelli, un fenomeno che si associa alla mancanza del cofattore tiaminico «un componente essenziale affinché questi enzimi funzionino correttamente».

Lo studio spiega che «Gli effetti della carenza di tiamina si manifestano in vari modi. Nel 78% degli uccelli selvatici è stata osservata la paralisi, e in alcune specie - come ad esempio nel gabbiano reale - la carenza sta provocando una riduzione della deposizione delle uova. Le femmine di alcune specie hanno addirittura smesso di produrre uova e alcune depongono uova in cui la tiamina è assente. Queste variazioni suggeriscono che gli uccelli soffrono di diversi livelli di carenza di tiamina».

La carenza di vitamina B1 sembra associata ad evidenti cambiamenti nel comportamento degli uccelli selvatici che sono meno aggressivi del solito. In particolare nelle colonie di gabbiani reali gli uccelli “gridano“ meno ed altre specie non completano la costruzione del nido.

I ricercatori mettono in relazione queste modifiche e vulnerabilità anche con l´influenza aviaria che probabilmente si diffonde più velocemente tra gli uccelli selvatici con livelli bassi di tiamina.

Secondo lo studio «L’aumentato tasso di mortalità e di insuccesso della cova degli uccelli selvatici nella zona del Mar Baltico fanno parte di una più diffusa sindrome da carenza di tiamina, che ha probabilmente contribuito alla diminuzione generale delle colonie di uccelli selvatici negli ultimi decenni».

Lo studio fornisce un’ulteriore spiegazione per le paralisi, tassi alti di morte prematura e insuccesso della cova che sono stati osservati negli ultimi decenni e che venivano attribuiti soprattutto alla mancanza di cibo: «La carenza di tiamina potrebbe esserne la causa più specifica, dal momento che essa conduce alla morte sopprimendo l´appetito. In effetti la mancanza di cibo da sola non causa la carenza di tiamina negli uccelli; piuttosto, la carenza potrebbe essere causata da un agente diretto che altera i livelli di tiamina negli uccelli oppure da una quantità insufficiente di tiamina trasmessa agli uccelli attraverso la catena alimentare. Occorono ulteriori ricerche per stabilire con esattezza le cause della carenza di tiamina negli uccelli e per accertare se la cosa riguarda anche altre forme di vita selvatica».

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