[16/07/2009] Energia

Terna: nel 2008 si è consumato meno energia (anche grazie alle minori perdite di rete)

LIVORNO. La crisi economica si evidenzia anche dai consumi elettrici, praticamente in stallo per la prima volta da ventisette anni a questa parte, nel corso del 2008. E´ quanto emerge dai dati definitivi 2008 pubblicati da Terna, che rilevano un fabbisogno di 339,5 miliardi di kWh, in calo dello 0,1% rispetto al 2007, la prima flessione della domanda annuale di elettricità dal 1981 ad oggi.
Quindi una "pausa" potrebbe essere vista anche in modo benevolo, se si guarda cioè all’aspetto dell’inquinamento prodotto. L’altra faccia della medaglia è però l’aspetto sociale, ovvero la chiusura di fabbriche, stabilimenti, la messa in mobilità e in cassa integrazione fino al licenziamento… tutti fattori che con la crisi hanno cominciato a manifestarsi proprio negli ultimi mesi del 2008 ed è quindi lecito attendersi segni negatvi ben più sostanziosi per il 2009. Alla faccia della decrescita felice, insomma, anche se è vero che purtroppo queste considerazioni oggi non possono che viaggiare quasi esclusivamente sul fronte delle emozioni e delle percezioni, non potendo contare su un sistema di contabilità ambientale e sociale che non ignori gli aspetti qualitativi della vita delle persone, come invece fa il prodotto interno lordo.

Ma c´è anche un altro aspetto significativo che sottolineare nelle statistioche diffuse da Terna (e su cui ritorneremo con un articolo nei prossimi giorni): è calata (di poco) la domanda ma sono aumentati comunque (di poco) i consumi: la differenza sta in realtà nelle minori perdite di rete che sono calate del 2,5%, frutto probabilmente di interventi di manutenzione della rete stessa.

Terna, che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell´energia elettrica nonchè delle statistiche sull´elettricità a livello nazionale, spiega che a frenare la domanda è stato principalmente il comparto dell´Industria (-2,8%) mentre è aumentata la richiesta di elettricità da parte del settore del terziario (+3,7%) e del domestico (+1,7%). In lieve crescita anche l´agricoltura (+0,2%).

Nel decennio 1999-2008, spiega Terna, la richiesta di energia elettrica in Italia è cresciuta complessivamente del 18,8%, passando dai 285,8 miliardi di kWh del 1999 ai 339,5 miliardi di kWh del 2008. Un picco della domanda si è verificato nel 2000, anno in cui si è avuto l´aumento più consistente del fabbisogno nazionale: +4,4% sul 1999.

Riguardo alle modalità con cui questa elettricità è stata prodotta, nel 2008 si è confermato il primato del gas naturale quale combustibile maggiormente utilizzato: con il gas sono infatti si sono prodotti 168 miliardi di kWh, pari al 67,2% del totale. Una buona quota è stata occupata anche dalle fonti rinnovabili che sono cresciute di circa il 21% rispetto al 2007. Fatta eccezione per il geotermico, che ha registrato una flessione dello 0,9%, tutte le altre fonti sono risultate in aumento: +26,8% l´idrico, +20,5% l´eolico, +8,2% le biomasse. Un vero boom, più volte sottolineato, riguarda la produzione elettrica con il fotovoltaico,´ salita in un anno di circa il 395%, passando da 39 a 193 milioni di kWh lordi.
Per quanto riguarda le centrali elettriche, nel corso del 2008 ne sono entrate in esercizio per oltre 5.000 MW di nuova potenza e la capacità installata è cresciuta quindi del 5,4% arrivando a 98.625,4 MW.

Ma la potenza installata non pare distribuita in maniera omogenea sul territorio dato che sono 12 regioni su 20 (erano 11 nel 2007) ad essere in deficit di produzione, rispetto al proprio fabbisogno.

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