[10/07/2009] Rifiuti

Il presidente di Confindustria Livorno rilancia sulla questione rifiuti

LIVORNO. Il dibattito sul tema dei rifiuti sviluppatosi a valle della nostra assemblea dello scorso 3 luglio, mi induce a precisare meglio la posizione di Confindustria Livorno sul tema in oggetto.
Che il problema dei rifiuti speciali sia ben presente nell’agenda di chi amministra il territorio è un fatto dimostrato dai Piani Rifiuti che la Provincia ha presentato nel 2000, nel 2004 e revisionato in parte nel 2007. La questione è pertanto inquadrata dal punto di vista programmatico da almeno dieci anni.

Dal 2000 ad oggi, però, le iniziative pubbliche o private programmate non sono state realizzate perché rallentate o bloccate in fase autorizzativa.
Tutto questo è avvenuto anche a danno del principio, condivisibilissimo, di affrontare il tema dei rifiuti speciali innanzitutto ponendosi l’obiettivo del trattamento e recupero.

In definitiva: le difficoltà di localizzazione e la farraginosità dei processi autorizzativi hanno impedito la realizzazione di quanto era stato programmato fin dal 2000. Il risultato è che in questi anni non si è fatto recupero mentre sono continuati i conferimenti alle discariche pubbliche della provincia che, per fare reddito, spesso e volentieri accolgono anche rifiuti fuori Ato o “Atone” .

Per quanto riguarda la terza linea dell’inceneritore, a margine delle dichiarazioni rese dal presidente dell’Aamps, prendiamo atto con soddisfazione che viene confermato quanto ho sostenuto nella mia relazione all’assemblea, ovvero che siamo fermi in attesa delle indicazioni dalla “politica”, che tardano ad arrivare! Nel merito vorremmo pertanto avere dalla “politica” comunicazioni puntuali sui tempi di entrata in funzione della terza linea ed avere garanzie che questa sarà abilitata anche allo smaltimento dei rifiuti speciali.

Le nostre preoccupazioni sui tempi sono indotte dal fatto che per giungere alla “cantierabilità” del progetto della terza linea ci sono voluti sette anni!! Altri tre, sempre che tutto fili liscio, occorreranno per l’entrata in funzione. La conclusione è che fino al 2012 non avremo alcun incremento dell’impiantistica necessaria per gli speciali.

Il nostro è un interesse sano e chiaro in quanto rappresentiamo potenziali clienti che potrebbero conferire alla terza linea i loro rifiuti ovviamente a costo di mercato.

Qualora non vi fosse questa possibilità, saremmo in grado di attivare investimenti privati di primarie aziende europee del settore che potrebbero realizzare e gestire, come già hanno fatto in grandi città del nord Europa, un termovalorizzatore per rifiuti speciali da 100.000 tonnellate all’anno con importanti ricadute sia economiche che occupazionali.

Tale impianto, dotato ovviamente delle migliori tecnologie indicate dalle normative comunitarie e nazionali, sarebbe peraltro in grado di termovalorizzare anche i sedimenti contaminati da idrocarburi od altre sostanze inquinanti tipiche dei siti da bonificare. Vi sarebbe pertanto la possibilità di dare un contributo economicamente competitivo alle necessità di bonifica dei suoli dei due Siti di interesse nazionale presenti nella nostra Provincia.

Su questa proposta concreta vorremmo discutere insieme alle amministrazioni per verificare se ci sono le condizioni per condividere un Piano industriale per il nostro territorio, poiché alle aziende servono decisioni sollecite. Considerata l’importanza strategica della gestione rifiuti per l’economia di tutta la provincia, programmeremo subito dopo la pausa estiva un Forum per discutere insieme alle istituzioni e al sindacato le iniziative da porre in essere.

* Presidente Confindustria Livorno

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