[09/07/2009] Rifiuti

Slitta per un cavillo burocratico l´avvio del processo alle discariche di Bussi

FIRENZE. Oggi doveva essere il grande giorno, quello dell’inizio del processo sulle discariche abusive di materiale tossico di Bussi (vedi greenreport del 6 luglio u.s.). Per l’occasione il Wwf e l´Abruzzo Social Forum hanno promosso un sit-in per chiedere giustizia su uno scandalo ambientale di portata europea. Ma per ora la voglia di giustizia si è arenata di fronte ad alcuni cavilli di tipo burocratico. Quindi la prima udienza si è conclusa con un rinvio al 29 ottobre per un difetto di notifica e perché un indagato si è avvalso del decreto “terremoto” che prevede lo slittamento di alcune cause per i cittadini residenti nei comuni colpiti dal sisma. Ricordiamo che le aree a valle del sito chimico di Bussi, lungo il corso del fiume Pescara, sono state perimetrate nel 2008 in seguito ad un Decreto del Ministero dell´Ambiente che le ha riconosciute come Sito di Bonifica nazionale.

«La nostra presenza oggi con decine di persone davanti al Tribunale di Pescara – ha dichiarato Camilla Crisante, presidente del Wwf Abruzzo- è la testimonianza dell´interesse dei cittadini ad ottenere giustizia in uno scandalo di proporzioni continentali. In questo processo la Procura contesta reati gravissimi quali il disastro ambientale e, caso unico in Europa per quantità di cittadini coinvolti, l´avvelenamento di acque destinate al consumo umano». Il Wwf, insieme ai movimenti, si è impegnato molto su questa vicenda dimostrando con la propria azione il fallimento dei sistemi di controllo e ottenendo la chiusura di pozzi inquinati da decenni e dimostrando anche la “latenza” degli enti pubblici. Ora l’associazione ambientalista lancia la sua richiesta alle istituzioni giudiziarie «In considerazione dell´interesse generale di questo processo per centinaia di migliaia di cittadini, anche per gli eventuali risarcimenti dei danni ambientali, che si profilano dell´ordine di centinaia di milioni di euro- ha continuato Crisante - è del tutto evidente che deve essere assicurato un iter preferenziale al percorso giudiziario. Rivolgiamo pertanto un appello al presidente del Tribunale di Pescara affinché questo processo sia trattato in maniera particolare, assicurando tutte le risorse necessarie per garantire un rapido svolgimento delle udienze con un calendario certo» ha concluso il presidente del Wwf Abruzzo.

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