[07/07/2009] Parchi

Termoregolazione, il "trucco" delle api?

LIVORNO. Secondo il sito www.nkj.ru dei ricercatori russi stanno studiando il modo in cui le api riescono a resistere a temperature inferiori a -20 gradi. Lo sciame delle api raggruppato é in grado di regolare la propria temperatura, e sopravvivono così globalmente in buone condizioni sia che la temperatura oltrepassi i 35 gradi, sia che scenda a meno 20.

Le api da miele si trovano su un’areale immenso che va dall’equatore al circolo polare e “lavorano” in condizioni climatiche molto differenti, dimostrando un’adattabilità non comune per molte specie di insetti. «Le api in effetti sono capaci di regolare la propria temperatura, come possono fare gli animali a sangue caldo» spiegano i ricercatori dell’università agraria di Stato della Russia e dell’università di Tuva che hanno dimostrato che con l’arrivo del grande freddo le api selvatiche si riuniscono in grandi masse.

Le analisi delle temperature e del rendimento termico di questi “grappoli” di api hanno svelato che più la grande massa è numerosa o più é densa e più la termoregolazione é efficace. «Anche se la “bolla” formata dalle api somiglia a un animale a sangue caldo – spiegano i ricercatori russi – Una famiglia composta da 550 individui vive confortevolmente se la temperatura esterna oscilla tra gli 8,7 e i 10,4 gradi. Una massa di api di 40.000 individui può perfettamente resistere ad un freddo di meno 21,8 gradi!».

La massa sferica permetterebbe alle api di diminuire la superficie specifica occupata e quindi le sue perdite termiche. Quando si producono modifiche considerevoli della temperatura esterna, la massa di api modifica la sua geometria oppure le api cambiano la loro localizzazione nell’alveare, negli spazi tra i favi.

«Una massa di api che iberna non possiede un organismo o un meccanismo centrale unico che controlli o regoli la temperatura globale all’interno di un “nido”, come fa l’ipotalmo nei mammiferi – spigano gli scienziati – Ma ogni ape, all’interno della massa, si comporta come un individuo indipendente e si trova in condizioni dei temperatura differenti, secondo la posizione che occupa. Alla periferia della “palla” di api la temperatura è più bassa, mentre è più elevata nel mezzo. Gli individui posizionati nella parte calda si trovano nelle condizioni più confortevoli. Hanno una temperatura corporea relativamente costante e, apparentemente, non partecipano attivamente alla produzione di calore. Al contrario, le api situate alla periferia della “palla” producono calore grazie alle microvibrazioni delle loro ali. Alcuni individui migrano all´interno dell’ammasso per far provvista di cibo o quando sono stanchi. Allora sono rimpiazzati da altri. Grazie a questo spostamento dalla periferia verso l’interno, gli scarti di temperatura all’interno della massa di api non sono mai troppo elevati».

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