[03/07/2009] Parchi

L’Australia investe nella difesa della Grande Barriera Corallina e nella lotta a rospi e cammelli

LIVORNO. Il governo australiano ha stanziato 50 milioni di dollari australiani (40,5 milioni di dollari Usa) per migliorare la qualità delle acque intorno alla Grande Barriera Corallina. Il finanziamento fa parte di un più grande progetto di salvataggio dei reef corallini che prevede una spesa totale di 162 milioni di dollari Usa e che verrà affidato ad associazioni che gestiscono le risorse naturali, gruppi agro-industriali e associazioni ambientaliste come il Wwf. Il ministro per l’agricoltura, Tony Burke, ha definito o il progetto «una chance unica per rivitalizzare la barriera corallina».

Il governo laburista di Canberra si è dato l’obiettivo di ridurre entro il 2010 del 25% i nutrienti ed i reflui chimici che arrivano da terra fino alla barriera corallina. L’esecutivo di Rudd, anche se i Verdi non gli risparmiano le critiche, si è messo al lavoro per l’ambiente in tutta l´Australia, con progetti di produzione agricola sostenibili e con finanziamenti per 403 milioni di dollari australiani: «Sarà il più grande investimento per i prossimi quattro anni e punto di riferimento di un programma da 2 miliardi di dollari», spiega una nota governativa. I progetti puntano al recupero ambientale e sono finanziati attraverso un sistema trasparente che riduce la burocrazia. L’intento è quello di coordinare i progetti in tutto il Paese per raggiungere obiettivi nazionali coerenti, supportati da un piano di attività annuale, con investimenti concentrati e che offrano il massimo risultato.

Nell’illustrare il progetto, il ministro dell’ambiente, della pesca e delle foreste australiano, Peter Garrett, ha detto che coinvolgerà le comunità locali: 293 milioni di dollari saranno affidati a 56 organizzazioni regionali, a più di 1.200 gruppi e comunità di più di 12.000 “landholders” per proteggere e conservare le risorse naturali dell’ Australia: terreni agricoli, acqua, coste, piante e animali; 51,8 milioni di dollari per contribuire alla gestione ed aumentare la salvaguardia ambientale della Grande Barriera Corallina; 57,5 milioni a sostegno di 57 progetti importanti in tutta l´Australia, tra i quali la lotta a piante infestanti “aliene” ai conigli e la tutela delle zone umide di Ramsar. I progetti prevedono anche 19 milioni di dollari da destinare al censimento ed al controllo del milione di cammelli selvatici che stanno devastano gli ambienti aridi e semiaridi dell’Australia. Introdotti nel 1840 per trasportare le merci nei deserti i cammelli (o meglio i dromedari) avrebbero già desertificato e degradato 3,3 milioni di chilometri quadrati e prodotto danni per 14 milioni di dollari alle infrastrutture agricole ed alle colture. La popolazione dei cammelli selvatici raddoppierebbe ogni 9 anni e il progetto mira a ridurre la densità di popolazione nelle aree prioritarie a meno di un cammello ogni 10 km2, riguarderà Territorio del Nord, Queensland, Australia Meridionale e Australia Occidentale e coinvolge ambientalisti, allevatori, industria, ricercatori e governi degli Stati e del territorio del Nord.

Un altro invasore temibile è il rospo delle canne e 403 milioni di dollari andranno a finanziare più di 2.000 volontari delle comunità locali per tenere questo anfibio velenoso ed importato sotto controllo. Ci sono anche otto programmi di eradicazione dei roditori ori dalle piccole isole dell’ Australia. In tutto i programmi di eradicazione e contenimento delle specie invasive riguarderanno 178 milioni di ettari, consentendo così il recupero e la rigenerazione di vaste aree e di salvare la fauna locale e numerosi marsupiali dal rischio di estinzione. Anche il controllo biologico delle piante infestanti è diventato una questione di importanza nazionale negli Stati di Victoria, Tasmania, Sud Australia e Nuovo Galles del Sud.

Circa 3.000 agricoltori verranno finanziati per migliorare i metodi di gestione dei suoli nelle loro proprietà e più di 1.000 organizzazioni comunitarie verranno coinvolte in progetti di conservazione della costa. Garrett ha detto che «L´investimento rappresentato un importante passo avanti per la cura per il nostro Paese. Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per gli investimenti nei prossimi quattro anni, attraverso questo programma e la sua pollinazione diamo una chiara indicazione delle priorità che guidano le decisioni di finanziamento. Questo business planning process ha rivoluzionato il modo in cui il governo australiano investe nella gestione delle risorse naturali e si é tradotto in una serie di finanziamenti a progetti di qualità molto elevata, ben mirati e selezionati. Essi potranno anche vedere gruppi di volontariato locali; organismi di gestione delle risorse naturali; scienziati e altri esperti; Stato, territorio e del Commonwealth governi lavorare insieme su alcune delle più grandi sfide ambientali nazionali, dai rospi delle canne ai cammelli selvatici».

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