[03/07/2009] Comunicati

Salta il tavolo Stato-Regioni: guai per il piano casa ma non solo

LIVORNO. La Puglia ha approvato ieri in giunta il disegno di legge sul piano casa, e il giorno precedente l´Emilia-Romagna e il Veneto hanno approvato definitivamente le leggi relative.
Continua, anche se fuori tempo massimo (la scadenza era il 1 luglio), il percorso da parte delle regioni, come previsto dall´intesa Stato-regioni del 1 aprile, per approdare alla definizione del piano casa voluto dal premier Berlusconi, ma su cui il decreto legislativo del governo, che avrebbe dovuto semplificare le procedure amministrative, è rimasto impaludato proprio al passaggio a quel livello. La ricerca di un testo condiviso con le Regioni, che hanno la competenza in materia, si è infatti rivelata più impervia del previsto.

Lo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, aveva affermato che «dalle regioni non c’è alcun blocco, nessun ´no´, ma solo l´ invito a cogliere l´occasione per un piano di adeguamento degli edifici pubblici alle norme antisismiche, partendo dalle zone ad alto rischio».
E non sembrano promettere nulla di buono, né per il decreto governativo sullo steso piano casa, né per altri provvedimenti futuri, le parole che Errani ha rilasciato ieri al termine della riunione della Conferenza delle Regioni.

«Solo attraverso la leale collaborazione è possibile superare la crisi. Le Regioni sono pronte a fare la propria parte, ma così non si può più andare avanti» pertanto, continua Errani «abbiamo assunto all’unanimità la decisione di scrivere una lettera al presidente del Consiglio» in cui si chiede di rimettere sul giusto binario la collaborazione istituzionale.

Al centro dell’incontro, non ci sarà solo la questione del piano casa, ma i Fas (Fondi aree sottoutilizzate), il neonato Ministero del turismo, il nuovo patto sulla salute (extrasconti farmaci, commissariamenti, ecc..) il fondo sociale, i piani energetici, la questione del Su e la lista delle criticità rilevate all’unanimità da tutte le Regioni continua.

«Le relazioni istituzionali tra Governo e Regioni sono ormai arrivati ad un punto insostenibile - ha spiegato il presidente Vasco Errani- è necessario un incontro urgente ma che sia preparato e che fornisca risposte alle questioni che noi poniamo».

Nel frattempo la decisione presa all’unanimità da tutte le regioni è quella di non partecipare più ad alcun tavolo istituzionale. «E´ necessario un incontro con il Governo che sia preparato, concreto, che possa dare le risposte indispensabili per riprendere la collaborazione. Senza questa chiarezza – ha concluso Errani - non parteciperemo più ad alcun tavolo istituzionale».

Una decisione che si preannuncia come una paralisi di tutti i provvedimenti che il governo vorrebbe portare a termine, dal momento che il parere della Conferenza è previsto praticamente su tutto.

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