[30/06/2009] Comunicati

Terra madre d´Abruzzo, un progetto di ricostruzione culturale e artistica

LIVORNO. L’Abruzzo cerca la strada per tornare a rivivere dopo la tragedia che alle 3.32 dello scorso 6 aprile ha sconvolto L’Aquila e moltissimi altri comuni limitrofi.
E lo fa con un progetto, Terra Madre, che vuole essere un modo per rincuorare e ricordare la sacralità di una terra che ha molto da offrire.

Terra Madre è una percorso che prevede una mostra di sette statue raffiguranti la Madonna e provenienti dal "Museo Nazionale d´Abruzzo" de L´Aquila che sono state recuperate dai volontari di Legambiente e che saranno presentate in sette musei delle province di Chieti, Teramo e Pescara: musei civici, statali e fondazioni private che per la prima volta interagiscono insieme.

Il progetto "Terra Madre Abruzzo" nasce infatti da una collaborazione tra Regione Abruzzo, Mibac (Ministero per i beni e le attività culturali), ICOM Italia (International Council of Museums) e Legambiente, con l´obiettivo di superare la fase di emergenza nelle attività di recupero delle opere danneggiate dal sisma e di trasformarla in progetti di valorizzazione.

E per Legambiente rappresenta più che un evento culturale.
«Questo progetto - ha dichiarato infatti il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza - rappresenta un segnale di speranza per uscire dall´emergenza e una forte testimonianza del ruolo dell´identità nella ricostruzione. Credo infatti sia necessario dare un segnale positivo di volontà di ripresa, condividendo alcune idee fondamentali intorno a cui elaborare, per questi nostri territori, un disegno organico che consenta di costruire un progetto per il futuro con prospettive concretamente immediate. Dobbiamo ridare protagonismo ai sindaci, uscire dalle logiche dell´emergenza per condividere e approfondire con tutti i soggetti istituzionali, sociali, imprenditoriali, creditizi, associativi e culturali, un patto per la ricostruzione che ponga al centro un´idea forte e moderna di territorio, libera dalla speculazione e capace di individuare i settori dell´innovazione, i criteri di qualità e i percorsi progettuali tangibili che diano nuova speranza ai cittadini di questi territori».

Da ieri quindi, sette musei accoglieranno a turno una statua tra quelle recuperate dai volontari di Legambiente Protezione Civile - nell´ambito di una vasta operazione che ha permesso finora di recuperare oltre 2500 opere - dedicandole una stanza accessibile gratuitamente al pubblico con allestimenti emotivi che rievocheranno le operazioni di salvataggio, grazie alla proiezione di un video realizzato dal volontario di Legambiente Giuliano Di Gaetano e all´accompagnamento musicale del brano "3.32", composto appositamente dal maestro Francesco Traversi per l´occasione.
Il percorso è stato inaugurato ieri a Teramo, presso il Museo Civico Archeologico dove sarà messa in mostra una Madonna col Bambino dei primi decenni del XV secolo: un´opera lignea d´ispirazione toscana di una bottega che operò stabilmente nella città de L´Aquila.

Giovedì 2 luglio invece a Pescara la Madonna del Latte, originariamente custodita nella chiesa di Santa Maria in Pantanis di Montereale, verrà portata in processione per via delle Caserme dall´auditorium Petruzzi al Museo delle Genti d´Abruzzo, con l´impegno di ripetere lo stesso rito in occasione del 15 agosto per rispettare la tradizionale processione del giorno dell´Ascensione di Maria al cielo. Sempre a Pescara, il Museo Casa natale di Gabriele d´Annunzio custodirà la Madonna Adorante di Atessa (CH), un´opera in legno policromo dorato della prima metà del XV sec.

Sabato 4 luglio due statue arriveranno a Chieti: la prima, una Madonna Adorante della fine del XV secolo originaria della chiesa di San Panfilo a Spoltore, verrà accolta dal Museo Archeologico Nazionale "La Civitella" e sarà posizionata nella Sala dei Frontoni in prossimità della statua di una divinità matronale in trono proveniente da Lucus Angitiae e risalente al periodo romano, per metterne in evidenza le fattezze straordinariamente simili e rafforzare così la sacralità insita nel territorio. La seconda statua è una Madonna in trono col Bambino risalente alla metà del XIV secolo e restaurata negli anni ´50 e verrà accolta nel Museo Nazionale Archeologico Villa Frigerj.

L´11 luglio alle 19,00 il percorso si esprimerà con la musica con il concerto Opera "03.32", composto da Francesco Traversi.
Dal 18 luglio il Museo per l´Arte e l´Archeologia del Vastese a San Buono (Ch) accoglierà una Madonna col Bambino del XV secolo in legno intagliato e policromato, proveniente dalla chiesa di S. Margherita a L´Aquila.

Il 25 luglio, infine, la Fondazione Museo Michetti a Francavilla al mare (Ch) ospiterà una Madonna delle concanelle del 1262, la più antica opera firmata del Duecento scolpita in terra d´Abruzzo e che probabilmente veniva esposta in occasione di feste religiose.
Al termine della manifestazione - con l´allestimento di un laboratorio aperto al pubblico presso il museo preistorico di Celano Paludi - le statue della Vergine saranno restaurate a cura della Soprintendenza regionale con il supporto scientifico dell´ICOM Italia, mentre Legambiente curerà la gestione didattica del laboratorio che sarà quindi aperto anche alle scuole, in previsione del successivo trasferimento delle statue verso la comunità museale internazionale coinvolta dall´Icom.

Un primo passo verso la ricostruzione, che già dai primi segnali si preannuncia molto difficoltosa, e che spesso ha i riflettori posti quasi esclusivamente sulle abitazioni, che, ovviamente rappresentano un emergenza. Ma non è indifferente il progetto che si sceglierà per attuarla con il rischio di determinare non solo notevoli impatti ambientali, ma anche una disaggregazione del tessuto sociale e culturale, e in una città come L’Aquila, questo è un rischio molto concreto. Per questo pensare anche alle ricchezze artistiche che hanno subito danni con il terremoto e al loro recupero rappresenta un segnale di attenzione che non andrebbe sottovalutato.

Torna all'archivio