[30/06/2009] Parchi

La Lega Nord sfratta la Prestigiacomo: sopprimeremo 19 parchi nazionali e via il ministero dell’ambiente

PORTOFERRAIO (Livorno). La Lega Nord dell’Isola d’Elba interviene nella discussione sull’Area marina protetta dell’Arcipelago Toscano e lo fa dando una specie di avviso di sfratto al ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo (Nella foto)a tutto il suo ministero, che dovrebbe essere accorpato a quello delle politiche agricole (guarda un po’ gestito dal leghista Zaia) e annunciando la prossima soppressione di 19 parchi nazionali (rimarrebbero probabilmente solo quelli istituiti da Mussolini) naturalmente a partire da quello dell’Arcipelago toscano.

Va detto che il sorprendente ma apodittico comunicato della Lega Nord isolana contiene probabilmente qualche imprecisione legislativa e geografica, ma il quadro è abbastanza preoccupante, visto che viene fatto, assicurando la sua completa veridicità, da parte di una forza politica che ha grandi responsabilità di governo.

Ecco cosa scrive il Coordinatore della segreteria del coordinamento Elba centrale della Lega Nord, Riccardo Poli :«Certamente i piani del Governo non sono quelli esposti nel comunicato apparso sul Il Tirreno di domenica 28/06/2009 ma sono quelli che vanno verso la cancellazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, primo nella graduatoria dei parchi da cancellare insieme ad altri 18, il tutto è già inserito nella Finanziaria 2009/2012. Per quanto l’area marina protetta,la legge del 1982 a cui fa riferimento l’articolo è la legge 979 per la tutela e difesa del mare modificata nel 1987 con i suoi decreti attuativi. Niente di così certo perché nessuna area marina protetta viene altrimenti definita; tra l’altro l’Elba rientra nel Direttorio del Santuario dei Cetacei con i suoi 220.000 Kmq nel mar Tirreno.

Come precisato durante la presenza del Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati On. Angelo Alessandri, che è anche il Presidente del Consiglio Federale Lega Nord Padania, oramai tutte le competenze sono state assegnate al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e Tutela del Territorio e del Mare, Ministro On. Luca Zaia. È il territorio che dovrà esprimersi su questo importantissimo passaggio legale giuridico e costituzionale. Ormai il superamento dell’Organo Istituzionale, Ministero dell’Ambiente, è all’O.d.G. del Consiglio dei Ministri. Il Lavoro Politico svolto dalla Lega Nord Padania e dalle sue rappresentanze territoriali ha fatto si che la riserva in cui ci avevano relegato è stata fatta saltare con tutto il suo contenuto giuridico. Contenuto giuridico fatto per affossare e ingessare tutto il territorio dell’Arcipelago Toscano. L’area marina protetta da sempre avversata dagli abitanti dell’Arcipelago Toscano non potrà essere istituita e il Parco potrà continuare ad esistere solo con l’intervento economico, se ci sarà, della Regione Toscana attraverso una sua Fondazione».

La prima reazione viene da Legambiente Arcipelago Toscano: «Come al solito la Lega non ha capito e scambia un ministero per l´altro confonde perfino nomi e competenze. Soprattutto i nostrali leghisti scambiano con la realtà i desideri del Ministro Calderoli (che già grande prova di ingegneria istituzionale dette con la produzione di quella che poi lui stesso definì la legge "porcata" elettorale). Ma quanto vagheggiano i leghisti a livello nazionale e viene ripreso in periferia non solo è già stato contestato dagli stessi alleati di governo, ma violerebbe un centinaio di disposti dell´Unione Europea della quale, purtroppo per loro, fa parte l´Arcipelago quanto la bassa bergamasca. Ed i colpi di stato i bergamaschi come quello di Micheletti possono farli in Honduras, l´Italia, nonostante tutto, non ci pare ancora pronta per i golpe. Ci pare insomma che i padani di scoglio, forse influenzati dalle minime ma sufficienti fortune elettorali di qualche conterraneo mestatore sedicente ambientalista, cerchino di riscuotere qualche consenso battendo sulla grancassa dell´antiparco. Non andranno lontano. Comunque giriamo l´avviso di sfratto e di chiusura del ministero al ministro Prestigiacomo e ci chiediamo se pure il PDL (parte del Partito Popolare Europeo che ha proposto e approvato tutte quelle regole ambientali ed accordi internazionali relativi) condivida questa alterata, farneticante ricostruzione della legislazione nazionale e comunitaria. Siamo probabilmente di fronte alla solita confusione».

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