[29/06/2009] Comunicati

Contabilità ambientale, Marchi: «Nonostante tutto l´attenzione è alta»

LIVORNO. Come è accaduto ogni volta in ognuna delle legislature degli ultimi quasi dieci anni, anche in quella attuale sono state presentati proposte di legge finalizzate a introdurre la contabilità ambientale nei bilanci dello stato, uno strumento al servizio di chi governa per consentigli – dando un giusto valore a beni primari come l’acqua, l’aria, il territorio, ma anche la salute e il benessere - di prendere le decisioni migliori per la collettività. Mentre quindi prosegue il lavoro dell’Ispra che ha recentemente presentato un manuale sul bilancio ambientale negli enti locali, in parlamento sono in attesa di essere esaminate due proposte che pur partendo da aree politiche diverse (quella di Saccomanno, Pdl, al Senato, e quella di Marchi, Pd, alla Camera) hanno come oggetto lo stesso tema.

Proprio al deputato Maino Marchi, che il 18 dicembre scorso ha presentato una proposta di legge delega al Governo per l´istituzione di un sistema integrato di contabilità ambientale, chiediamo a che punto siamo.

«Per il momento la proposta giace tranquillamente in attesa di essere esaminata, anche perché siamo in una legislatura dove finora si è fatto prevalentemente leggi o conversioni del governo, con pochissimo spazio lasciato all’opposizione. Tuttavia il fatto che Saccomanno del Pdl abbia presentato una proposta analoga al Senato mi fa sperare che presto vengano avviati gli iter dell’esame nelle commissioni ambiente. Anche da parte del Pd l’attenzione sul tema è alta, tanto che la proposta è stata inserita nell’elenco di quelle prioritarie che spettano indicare all’opposizione».

Il rischio che sia l’ennesimo bel tentativo destinato ad andare a vuoto, però c’è. Da questo punto di vista a livello locale si fa di più?

«Gli enti locali hanno tutta una serie di esperienze più avanzate e sarà utilissimo in prospettiva anche il manuale recentemente pubblicato dall’Ispra. Del resto appare ormai evidente quasi a tutti che non può essere il pil l’unico elemento con cui valutare le condizioni di vita dei cittadini. E’ quindi necessario dotarsi di strumenti che consentano di valutare in modo scientifico singoli parametri, da quelli più strettamente ambientali, come la qualità dell’aria e dell’acqua, fino alla sanità e all’alfabetizzazione, altrimenti prevalgono situazioni soggettive che non sempre consentono di prendere le giuste decisioni».

Qualche anno fa i denigratori della contabilità ambientale o semplicemente chi non aveva voglia di capirne l’importanza, la ridimensionava ad operazione di marketing, o come diremmo oggi di greenwashing. Perché invece la contabilità ambientale oggi è più che mai fondamentale?
«Perché è lo strumento grazie al quale qualsiasi governo può assumere decisioni e avviare processi di partecipazione non sulla base di opinioni precostituite, ma su basi scientifiche».

Lo ritiene un tema maturo per il nostro paese?
«È maturo almeno da una decina d’anni. Ma oggi fortunatamente la condizione è diversa, perché il principale paese del mondo ha assunto un indirizzo diverso dal passato: in America le scelte ambientali ed energetiche in un’ottica di sostenibilità sono diventate il perno dell’economia».

Non crede che sia arrivato il momento della svolta ecologista anche per il centrosinistra italiano, e per il Pd in particolare, che si ritrova oggi ad affrontare un congresso con i due attuali candidati che finora hanno quasi totalmente ignorato la centralità dell’economia ecologica per uscire dalla crisi e creare uno sviluppo sostenibile anche per le generazioni future?

«Io penso che molti passi avanti sono stati fatti e ne vanno fatti ulteriori. E’ evidente che una forza di centrosinistra debba considera la sostenibilità come una condizione fondamentale anche dal punto di visto economico. Il Pd ha capito che economia ed ecologia non litigano: e che l’economia può avere uno sviluppo duraturo solo se incorpora le questioni della sostenibilità ambientale ed energetica, avviando l’uscita dall’era del petrolio e dalle fonti fossili».

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