[25/06/2009] Comunicati

Il bilancio della Commissione Ue sulle politiche ambientali

LIVORNO. Fluttuazione dei prezzi delle merci, dei prodotti alimentari e dell’energia, aumento delle pressioni sull’ambiente e una crisi economica senza precedenti sono i fattori che mettono in evidenza la necessità di un’economia a basse emissioni di carbonio ed efficiente nell’uso delle risorse. E’ da questo assunto che la Commissione europea, proprio allo scadere del mandato, elabora il documento per il riesame della politica ambientale 2008. E mette in luce i risultati ottenuti nel 2008, individua le principali iniziative e le problematiche che richiederebbero maggior impegno. Perché la situazione economica attuale può rappresentare “un’occasione unica per accelerare il passaggio a un’economia più compatibile con l’ambiente”.

Negli ultimi cinque anni l’Ue, per migliorare l’ambiente e la qualità di vita dei cittadini europei, ha condotto in prima fila la lotta ai cambiamenti climatici, ha fissato nuovi obiettivi per i gas serra e le energie rinnovabili in vista del 2020 e ha adottato misure giuridicamente vincolanti per applicarli. Ha inoltre introdotto importanti politiche come il Reach, la direttiva sulla qualità dell’aria, l’ampliamento della rete Natura 2000 e la nuova direttiva sui rifiuti.

Ma - così come si legge nel documento – “la Commissione è tuttavia pienamente consapevole che occorre fare di più, se non altro per migliorare l’attuazione della legislazione comunitaria e la comunicazione sui temi ambientali.”

Il 2009 è un anno determinante per la politica in materia di cambiamenti climatici: ci si avvia verso un accordo alla conferenza di Copenaghen. L’applicazione delle politiche sui cambiamenti climatici e il loro rafforzamento saranno due elementi cruciali per l’Ue se vorrà rispettare gli impegni che ha assunto per il periodo post 2012.

Così come lo sarà anche l’arresto della perdita di biodiversità all’interno del suo territorio e una sensibile riduzione di tale perdita su scala mondiale. L’Ue, inoltre parla di rafforzare la propria capacità di far fronte agli effetti dannosi dei cambiamenti climatici con nuove misure di adattamento.

E visto che l’ambiente è sempre di più un tema politico chiave nelle relazioni internazionali la Commissione sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale ad esempio con un maggiore dialogo con i paesi partner. E questo perché la maggior parte delle attuali problematiche hanno dimensioni mondiali.

Lo scambio di beni e servizi ambientali, l’accesso ai prodotti agricoli e alle risorse naturali, i biocarburanti e la sicurezza energetica internazionale, le pressioni migratorie, le politica in materia di sicurezza e di sviluppo sono tutti aspetti legati alla sostenibilità ambientale. Il contesto politico-economico internazionale odierno evidenzia la necessità di migliorare proprio in questo contesto la governance internazionale di fare passi avanti decisivi per migliorare lo stato di salute del pianeta.

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