[25/06/2009] Acqua

Di quanta acqua ha bisogno il vigneto?

FIRENZE. In base a recenti acquisizioni sulla fisiologia della vite, l’irrigazione del vigneto pare costituisca un ausilio per la sua gestione agronomica ed il miglioramento della qualità dell’uva. Ma ovviamente è necessario fare i conti con la carenza idrica e l’innescarsi di competitività tra i vari settori per l’utilizzo dell’acqua, specialmente in questa stagione. Inoltre i cambiamenti climatici studiati anche a livello locale, hanno determinato alterazioni nei periodi e nelle intensità delle precipitazioni, il che ha aumentato le criticità e reso più complicate le programmazioni. Considerata quindi la necessità di approfondire le diverse problematiche connesse, e fornire indicazioni ai viticoltori ed ai tecnici su un uso moderato della risorsa idrica, al fine di contenere i consumi ed utilizzare l’acqua solo nei momenti indispensabili e nelle giuste quantità, Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo-forestale) ha organizzato un seminario di aggiornamento sul tema. «L’iniziativa- spiegano dall’agenzia- intende informare sulle tecniche di irrigazione del vigneto, sui materiali impiegati per gli impianti irrigui e sulle modalità di somministrazione dell’acqua in relazione a epoche, turni e quantità. In particolare saranno affrontate le tematiche relative alla gestione dei dati climatici ed all’impiego dei modelli irrigui».

Il seminario “Relazioni idriche e irrigazioni del vigneto” in programma domani (ore 9) presso il Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (via Romea, 53- Loc. Pratantico, Arezzo), è inserito nell’ambito delle attività della “Rete dei poli toscani per il collaudo ed il trasferimento dell’innovazione”, attivata da Arsia nel 2006. La Rete è il primo esempio realizzato in Italia che mette in collegamento i centri regionali che svolgono attività di collaudo e trasferimento dell’innovazione nel settore agricolo. L’obiettivo principale della Rete dei Poli è quello di mettere in collegamento i centri aziendali delle diverse realtà regionali che operano nel campo del collaudo e del trasferimento dell’innovazione, per fare sistema di fronte alle richieste da parte del mondo rurale toscano.

Le relazioni tecniche saranno tenute da Giovan Battista Mattii del dipartimento Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze (Relazioni idriche ed aspetti vegeto-produttivi) e da Paolo Storchi del Cra, Unità di ricerca per la viticoltura (Gestione dell’acqua e irrigazione del vigneto).

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