[22/06/2009] Energia

Nucleare, nuovo contributo della Russia al progetto Iter

LIVORNO. Un’agenzia di stampa russa ha riportato la notizia di un nuovo e consistente contributo sovietico al progetto di sperimentazione di un reattore che dovrà fornire informazioni sulla fisica del plasma. Si tratta dell’Iter, International Thermonuclear Experimental Reactor, anche se poi l’acronimo è stato anche usato per il significato della parola latina, cammino, che dovrebbe rappresentare. Un progetto, per arrivare a realizzare un reattore a fusione nucleare, che dovrebbe produrre più energia di quanta ne consumi: e solo tra dieci anni si prevede di raggiungere la prima reazione sperimentale, quindi, ancora nemmeno un prototipo industriale per la produzione di energia.

La costruzione prevista a Cadarache, nel sud della Francia, sarà portata avanti di una consorzio internazionale formato dall’Unione Europea, la Russia, la Cina, il Giappone, gli Usa, l’India e la Corea del Sud e costerà ben 10 miliardi di euro, di cui il 50% saranno messi dall’unione europea e il 10% dalla Francia.

Intanto il 20% delle attrezzature necessario è stato ordinato, per un importo complessivo di un miliardo di euro e la Russia sarà tra i fornitori. La repubblica sovietica ha infatti annunciato di aver siglato un accordo in questo mese per la consegna di dotazioni destinate al reattore Iter, attrezzature tecnologiche eccezionali – specificano il direttore generale di Iter, Kaname Ikeda, ed il presidente dell´istituto sovietico Kourtchatov, Evgueni Velikhov. Si tratta di tecnologie che costituiscono la prima barriera di sicurezza del reattore e che fanno parte delle attrezzature destinate a funzionare sotto pressione, con materiali radioattivi.

I materiali di rivestimento fabbricati in Russia - sottolineano i due tecnici - garantiranno alle costruzioni una resistenza record in occasione dei carichi termici estremi, per il numero di cicli previsto. Velikhov ha garantito che le attrezzature fornite dalla Russia corrisponderebbero completamente alle richieste ed alle esigenze di qualità.

Salutando questo nuovo passo verso la costruzione del reattore, Kaname Ikeda ha dichiarato che il 20% delle attrezzature era già comandato, per un importo globale di uno miliardo di euro. L´accademico Velikhov ha garantito che le attrezzature fornite dalla Russia corrisponderanno in qualsiasi punto alle specificazioni ed alle esigenze di qualità. E speriamo che lo siano anche in termini di sicurezza.

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