[17/06/2009] Vivere con cura di Marinella Correggia

Gioielli vegetali non estrattivi

RIETI. E’ strano o forse no come in genere si riesca a vedere un solo utilizzo possibile dell’abbondanza di Madre Natura. Che produce veri gioielli vegetali. Non solo nel senso che ci nutre con abbondanza. Ma anche nel senso letterale del termine: con bacche, nòccioli e resina di alberi possiamo fare bellissime e durevoli collane multicolori a partire da “pietre vegetali” raccolte e lavorate sul momento. Sì, la lavorazione deve essere tempestiva perché con un semplice ago le “pietre vegetali” si possono infilare solo se “fresche”. Poi si seccano, il che è un pregio perché diventano resistenti.

Vivere con cura è anche adornarsi in modo sostenibile. Perché trapanare le viscere della Terra, spesso distruggendo anche quel che sta sopra la superficie (le attività minerarie sono quasi sempre un disastro per natura e popolazioni locali), per ottenerne oro e argento, pietre e diamanti: l’effimero devastante? Sbandieriamo invece i nostri gioielli a zero impatto di tutti i colori, verde scuro e rosso bacca, bianco avorio (invece dell’avorio e dell’osso!) e giallino, verde chiaro e blu/nero.

Ecco alcuni suggerimenti per un modello di collana semplice, quello lungo che passa per la testa e non richiede nemmeno chiusure ma solo un filo che si lega. Chi è più esperta – o esperto – potrà farne anche orecchini e bracciali.

Occorrono ago e filo. Quest’ultimo potrà essere di robusto cotone o altre fibre oppure anche il riciclaggio del filo interdentale o di altri fili di nylon non sottilissimi (se conosciamo qualcuno che ha rottamato la lenza da pesca, usiamola).

A questo punto procediamo. Guardiamoci intorno, in casa e in campagna e a seconda delle stagioni e delle zone avremo diverse possibilità. Qui se ne suggeriscono alcune, ma la fantasia al potere!

Ceci secchi belli come vecchio avorio

L’albero bagolaro fa delle bacche verdi dure che quasi si seccano diventano ruvide e verde scuro. Vanno infilzate appena raccolte.

I nòccioli delle nespole sono belle perlone color caffé. Infilate così, alternate alle bacche verdi del bagolaro, fanno una bellissima collana che nel giro di qualche giorno si trasformerà: le bacche come abbiamo detto, e o nòccioli perdendo la pellicina e dividendosi in due (ma il filo tratterà le due metà).

Le bacche di rosa canina hanno un bel colore fra l’arancione e il rosso e lo mantengono essiccandosi.

Il ravanello selvatico produce dei piccoli baccelli di un color verde brillante facili da infilare. Seccandosi si scuriscono un po’ e raggrinziscono ma l’effetto rimane gradevole.

Fave, piselli. ceci e le irregolari cicerchie diventano…gioielli proteici all’occorrenza consumabili. Si può infilare il legume fresco e poi lasciarlo seccare. Fuori stagione, basta mettere a mollo i legumi infilarli una volta ammorbiditi. Altri gioielli proteici si possono ottenere da semi di melone e zucca.

La differenza di colori e di taglia e forma in queste “pietre semipreziose vegetali” permette originali abbinamenti.


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