[12/06/2009] Energia

Anev, Legambiente e Greenpeace insieme per diffondere ancora di più l´eolico

LIVORNO. Il settore eolico in questi anni in Italia è cresciuto in maniera costante, ma comunque meno di quanto avvenuto in altri paesi europei paragonabili al nostro, e il motivo sembra legato ad un sistema autorizzativo che anziché agevolare l’installazione di questi impianti di energia rinnovabile, tende più spesso a frenarla.

Le linee guida nazionali sull’eolico (previste dall’articolo 12 del Dlgs 387/2003) non sono mai state approvate a causa dei freni posti dal ministero della tutela dei beni paesaggistici; i regolamenti regionali, non ovunque presenti, rendono disomogenee le procedure autorizzative, con il rischio di una mancanza di garanzie per i soggetti titolari di iniziative e di disequità sul territorio. Per questo oggi Anev, Greenpeace e Legambiente nell´ambito delle iniziative della Giornata Mondiale del Vento 2009 hanno firmato un protocollo per dare certezza alla diffusione di impianti eolici, sgombrando il campo dalle polemiche sulle aree incompatibili per i progetti.

«Questo protocollo – sostengono le tre associazioni - anticipa alcune delle indicazioni indispensabili per togliere qualsiasi motivo di polemica nei confronti degli impianti e rappresenta un ulteriore motivo di pressione nei confronti del Governo perché approvi le linee guida». Alla firma del Protocollo hanno partecipato Oreste Vigorito Presidente dell´Anev, Pippo Onufrio Direttore generale di Greenpeace e Edoardo Zanchini Responsabile Energia di Legambiente.

Nel documento viene ribadito il fondamentale ruolo dell´eolico nella direzione di un sistema energetico più pulito e rinnovabile che contribuisca alla riduzione delle emissioni di Co2, come previsto dal Protocollo di Kyoto e dal Pacchetto Energia e Clima dell´Unione Europea al 2020.

«Per togliere spazio a qualsiasi polemica sull´eolico - sostengono le tre associazioni - occorre esplicitare le aree in cui deve essere vietato realizzare gli impianti per ragioni naturalistiche, archeologiche, e le attenzioni progettuali che i progetti devono avere per ridurre gli impatti sull’ambiente e sul paesaggio». «È dal 2003 – concludono - che si attende in Italia l´emanazione delle linee guida per l’approvazione dei progetti da Fonti rinnovabili e il 2009 è un anno cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici poiché in dicembre i pubblici decisori di tutto il mondo si incontreranno a Copenhagen per discutere il post-Kyoto».

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