[11/06/2009] Parchi

Lucca: la provincia invita a non "toccare" i piccoli caprioli

LUCCA. Dopo Arezzo anche la provincia di Lucca lancia un appello ai frequentatori dei boschi del territorio ed in particolare della Garfagnana: «Non toccate i piccoli caprioli, a meno che non siano feriti o minacciati da altri animali». L’“invito” si è reso necessario, dato che nelle ultime settimane sono cresciute in maniera considerevole le segnalazioni di cittadini che hanno ritrovato cuccioli di capriolo apparentemente persi o abbandonati.

«In realtà – informano all’ufficio caccia della provincia – non è così. I piccoli di capriolo si possono trovare nascosti sotto gli alberi o nei cespugli perché sono stati temporaneamente ‘parcheggiati’ dalla madre che è impegnata lì vicino alla ricerca di cibo e che li segue e li alimenta in continuazione. Istintivamente, quindi, i caprioli si nascondono per mettersi al riparo da eventuali predatori». Nei casi citati in cui è avvenuto il recupero, i caprioli sono stati affidati al Centro fauna selvatica “l’Assiolo” di Ronchi di Marina di Massa ma, appunto, nessuno di questi animali aveva realmente la necessità di essere soccorso. Anzi il contatto diretto con l’uomo poi impedisce il riavvicinamento al piccolo da parte della madre o il reinserimento nell’ambiente naturale per la perdita delle capacità di vivere allo stato selvatico.

L’amministrazione provinciale ricorda che al di fuori dei casi previsti dalla legge, è vietato detenere fauna selvatica: nei casi di vero pericolo, caprioli feriti o in pericolo di vita a causa della presenza, ad esempio, di cani randagi, invita i cittadini ad intervenire contattando la Polizia Provinciale (0583 579457) o il Centro di recupero “l’Assiolo” (360 - 234789 o 0585-241768).

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