[11/06/2009] Energia

L´Eia conferma: costi del nucleare sempre meno competitivi

LIVORNO. Il rapporto dell’Energy Information administration, del Dipartimento per l’energia statunitense, confermano i dati dell’ultimo rapporto del Massachusetts Institute of Technology di Boston (Mit): i costi del nucleare sono cresciuti rispetto alle stime precedenti e sono sempre meno competitivi rispetto alle altre fonti energetiche, fossili e rinnovabili.

Secondo l’Eia statunitense, le stime dei costi industriali per realizzare nuovi impianti per la produzione di energia elettrica (tarate al 2020) sono tendenzialmente in rialzo rispetto ai valori stimati lo scorso anno, e fra questi il Kwh prodotto con il gas è il più economico, anche più del carbone, mentre quello prodotto con il nucleare è quello più caro, anche più dell’eolico. Una tendenza che era già emersa, ma che nel rapporto di quest’anno risulta più marcata.

Il nucleare in particolare ha visto crescere i costi di costruzione in maniera evidente dal 2003, con una media che raggiunge e supera il 15% e che ha frenato fortemente gli investimenti in questi impianti anche in America, dove l’amministrazione Bush riconosceva un incentivo statale alle imprese, e l’attuale politica dell’amministrazione Obama, che ha tolto qualsiasi voce di spesa in questa comparto, rende meno probabile lo scenario di espansione ipotizzato (300 Gwe nel 2050).

Nel 2007, secondo i nuovi dati del Mit, realizzare una centrale nucleare costa 4000 dollari per kW contro i 2000 di quattro anni prima. Un aumento molto più consistente di quanto accaduto nel carbone e nel gas attualmente stimate a 2300 dollari e 850 dollari a kW contro i 1300 e 500 del 2003. Una crescita che si ripercuote inevitabilmente anche sui costi finali dell’energia: dai 6,7 centesimi a kilowattora stimati nel 2003 il nucleare è passato ad un costo di 8,4 cent a kilowattora contro i 6,2 del carbone ed i 6,5 del gas.

Le stime del Dipartimento per l’energia statunitense, suddivise in costi di capitale, funzionamento e manutenzione, combustibile e costi di trasmissione indicano che per l’energia nucleare la voce che incide maggiormente è il costo di capitale, circa tre volte più alta rispetto agli impianti a gas, e poco più bassa di quelli eolici.

Un elemento che la dice lunga sul fatto che rispetto agli scenari ipotizzati di sviluppo nucleare a livello planetario siano in realtà pochi i cantieri aperti perché è evidente che il nucleare non è competitivo a meno che non venga supportato da investimenti pubblici.

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