[11/06/2009] Comunicati

Roma, al via la prima festa dell’Arte e dell’Architettura Sostenibile

LIVORNO. Nell’epoca del viral marketing, un buon modo per far passare messaggi e informazioni di buone pratiche di sostenibilità è quello di utilizzare gli stessi strumenti con cui ogni giorno ci viene proposto di consumare il cosumabile e comprare il comprabile. E l’arte – nel senso più ampio del termine - può essere uno di questi strumenti, se non il più forte di questi insieme alla pubblicità. Da segnare quindi, l’iniziativa al via domani e sabato a Roma dove si svolgerà “La prima festa dell’Arte e dell’Architettura Sostenibile per le strade del quartiere Pigneto”. Per l’occasione saranno presentati i progetti degli studenti del Master IN/ARCH in “Progettista di architetture sostenibili” e le ricerche sull’urbano di Lab(e)s e OfficinaFortebraccio, coordinatori dell’evento, con l’intento di portare l’architettura in strada, fuori dai consueti circuiti d’elite.

Tra gli ospiti della due giorni al Pigneto i This Harmony, giovane band perugina che dal vivo offrirà uno spettacolo trasognato, onirico. Sospeso in una bolla di vetro. Il concerto sar anche un’anteprima del loro secondo disco in uscita per la fine di giugno: Notturno (MArteLabel, 2009).

Gli esempi di riqualificazione energetica di edifici esistenti e di spazi urbani sono progettati da architetti e ingegneri provenienti da tutta Italia all’interno del Master in “progettista di Architetture Sostenibili”, che da ormai tre edizioni ha scelto questo quartiere come laboratorio concreto di progetto, in accordo con la Municipalità.

L’aspetto innovativo – spiegano gli organizzatori - è legato alla concretezza delle proposte progettuali che verranno presentate direttamente accanto agli edifici presi in esame diventando così i “nodi sensibili” del Pigneto: la festa vuole essere un mezzo per portare l’architettura per la strada, accorciando le distanze tra progetti ed abitanti, per far capire che un altro quartiere è possibile e che l’autosufficienza energetica si può ottenere anche in quartieri già esistenti, ricordando che il suolo non è una risorsa illimitata.

Ai progetti si aggiungono le ricerche di Lab(e)s e OfficinaFortebraccio, che da anni vivono il Pigneto studiandone le trasformazioni in atto per tracciarne una mappa parametrica, fatta di nodi sensibili e connessioni elastiche, che ne identificano il grado di flessibilità e di potenziale trasformabilità. Il protagonista di ogni indagine è sempre l’abitante, a partire dal quale vengono rintracciate esigenze e bisogni in costante connessione con la cellula alloggio e l’organismo quartiere. Gli edifici storici esistenti diventano occasioni per immaginare un processo architettonico dinamico, che si modifica e si rinnova nel tempo ospitando nuove tecnologie e nuovi spazi, fino ad arrivare al progetto “PIGNETO2030-quartiere impattozero-“in collaborazione con il Municipio, per trasformare un quartiere storico in una realtà energeticamente autonoma.

All’architettura – concludono gli autori - si affiancherà l’arte, con istallazioni e performance site-specific di artisti del quartiere coordinati da MOOKDESIGN che lavoreranno sul tema del rispetto per gli spazi della collettività utilizzando come materiale d’elezione il cartone riciclato alveolare. Le istallazioni rimarranno nei “nodi sensibili” anche dopo l’evento.

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