[10/06/2009] Vivere con cura di Marinella Correggia

Economia essenziale e campi estivi

RIETI. La definizione “economia essenziale”, utilizzata quasi a caso da Giuseppe Gregari, presidente dei castanicoltori reatini durante un dibattito pubblico sull’Altreconomia nelle settimane scorse, è adatta a definire un modello di produzione e consumi che a) risponde ai bisogni essenziali e b) va all’essenza delle cose e degli stili di vita. Ci piace!

L’autoproduzione di beni e servizi, comprensiva di riuso, riutilizzo, riparazione e baratto è una parte importante dell’economia essenziale ed è una delle tre gambe di un’economia del ben vivere, come ben spiega Francuccio Gesualdi (del Centro Nuovo modello di sviluppo) in L’altra via (edizioni Altreconomia, 3 euro). Le tre gambe sono appunto: il fai da te, la solidarietà collettiva come economia pubblica a piena partecipazione per rispondere ai bisogni di base, e infine il mercato regolato e limitato (sottoposto al controllo pubblico come ora non avviene).

Ma tornando all’autoproduzione, è un piacere che non necessariamente richiede tanto tempo e che si impara facilmente. Utilissimi a questo proposito – e non solo – i numerosi campi estivi del Mir-movimento nonviolento di Piemonte e Valle d’Aosta (per maggiori informazioni: mir-mn@serenoregis.org; www.serenoregis.org).

Per la modica cifra di 85 euro per sette giorni tutto compreso, ci si immerge nella natura, in Piemonte, Sardegna e Puglia e si vive un’occasione di condivisione e formazione con alcuni elementi fondamentali: il lavoro manuale (che ingiustamente nella nostra società è svilito e subordinato a quello mentale…il quale spesso è poco mentale e molto burocratico!), la formazione culturale e la sobrietà di vita con le sue varie R: ridurre (badare all’essenziale appunto), recuperare, riparare, rispettare (il lavoro altrui e la natura), la convivialità (i campi sono autogestiti quanto alla pulizia e alla cucina).

Gli argomenti dei campi di quest’anno spaziano dalla pace a tavola alle esercitazioni di atterraggio dalla crescita infinita (reti di economia solidale), dalla psicanalisi della guerra al gusto di comunicare, ai due campi sull’autoproduzione e autogestione (per maggiori informazioni: ssacchi@libero.it).

Eccone gli ingredienti. A Vigna di Pesio (Cuneo) una sette giorni dal 26 luglio al 2 agosto per “Vivere meglio con meno”, un’idea di ben-essere diversa dall’acquistare e dal gettare e dall’omologazione: “Usando mani-testa-cuore, impareremo a fare pane, detersivi, orto, innestare e potare le piante, fare giocattoli, coltelli, riparare la bici, conoscere le erbe mangerecce, produrre carbone, sistemare sentieri e ponti, fare muretti a secco, gestire un bosco, preparare la legna da ardere, costruire forni e cucine solari…e chissà cos’altro!”.

L’altro campo è “Nutrimenti”, a Ruvo di Puglia (Murgia) dal 9 al 16 agosto: “A passeggio per la Murgia impareremo a riconoscere piante e frutti utili offerti dalla natura; alcuni agricoltori locali condivideranno con noi l’esperienza di produrre, trasformare e conservare i frutti del raccolto; sperimenteremo varie forme di economia fuori mercato, dallo scambio al riciclo” (a proposito di riciclo, ad esempio, come fare una borsa dai copertoni usati e dai vecchi pancali dei bei tavoli con sedie).

“Chi non sa usare le mani non ha musica nella propria vita” (M. Gandhi).

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